lunedì 27 gennaio 2014

Lo spezzatino del Signor Ahmed: Tajine di manzo, ceci e prugne secche




Quando sono tornata da Marrakesh il mio ingresso odorava come un souq. Ho comprato una quantità di spezie infinita, con l’entusiasmo di una bambina in un negozio di caramelle. L’idea era quella di ritrovare a casa i profumi di quella terra magica, piena di colori, di rumori e di contraddizioni. Oggi non è più così, ma basta che apra un cassettino e tutto ritorna come in un incantesimo. 


Se non era per le restrizioni della compagnia aerea avrei portato via la qualunque, invece mi sono limitata a spezie, borse, collane, libri di ricette, olio di argan, dolcetti da tè, teiera e tajine (nulla praticamente),  il tutto stipato perfino nella sacca da golf del marito che per fortuna ha una franchigia di peso e poteva nascondere caccavelle e panni sporchi. 


Che in Marocco si usi il tajine non puoi non accorgertene, perché lo vedi in ogni angolo sia in città che, e soprattutto, nei paesini di montagna.Non è una semplice e coreografica pentola di terracotta è proprio un modo di cuocere i cibi, semplice, sano e totalmente senza grassi. Carni, pesce o verdure ma anche un semplice uovo può essere cotto nel tajine, l’importante è aromatizzare con un mix di spezie che darà gusto al piatto.



Anche nei nostri supermercati si possono trovare mix di spezie già pronti, sia per tajine che per il couscous ma, come ha avuto modo di sottolineare il proprietario del negozio dove ho comprato una parte delle spezie, il raz el hanout il mix già pronto è per donne che non sanno cucinare, perché, quelle che invece sono brave in cucina sanno sempre che tipo di spezie usare. Per la sfida n° 35 dell'MTC ho pensato ad un tajine (che è indifferentemente il nome della pentola e della ricetta) di carne e verdura come il nostro spezzatino, un piatto semplice, di conforto, che ha il sapore di casa e di famiglia accompagnato dal pane marocchino al sesamo. 


Lo sa bene anche la mia amica Meryam che cucina spesso il tajine per sentirsi vicina ai suoi familiari a Casablanca, con la quale prendo, ogni tanto, il tè alla menta e che mi porta spesso dei dolcetti fantastici, dei quali deve darmi assolutamente la ricetta. Per la cronaca quando questa estate è tornata in Marocco mi ha portato i bicchierini da tè e quel meraviglioso piatto che è nella foto.

Per il tajine
Manzo 300 g (io campanello)
Ceci lessati 130 g
Carote 3
*Limone sotto sale 1/2
Prugne secche 5
Aglio 1 spicchio
Cumino 1 cucchiaino
Paprika 1 cucchiaino
Stimmi di zafferano un cucchiaino
Curcuma 1/3 cucchiaino
Acqua 1 bicchiere
Olio d’oliva 1 cucchiaio

*I limoni salati sono un ingrediente fondamentale della cucina marocchina perchè danno un’impareggiabile fresca fragranza alle vivande. I limoni (non trattati) vengono puliti, aperti con un’incisione profonda a croce dove viene introdotto del sale grosso. Vengono premuti con un peso per quattro giorni, dopodiché tolto il peso, viene aggiunto un cucchiaio di semi di pepe nero e l’olio fino a riempire il barattolo dove saranno conservati, in un luogo fresco e buio. Da consumare dopo tre settimane.


Tagliare la carne in pezzi abbastanza piccoli. Porre il tajine (per essere usato la prima volta ha bisogno di essere immerso in acqua per almeno 24 ore) sul fornello usando un frangifiamma. Mettere l’olio, l’aglio tritato e le spezie tranne lo zafferano. Mescolare bene poi aggiungere le carote tagliate a pezzetti, la buccia del limone salato tagliato a pezzettini piccoli, gli stimmi di zafferano lasciati rinvenire in una tazzina d’acqua tiepida e un bicchiere d’acqua. Mettere il coperchio e a fuoco lento lasciar cuocere per 1 ora e mezzo. Aggiungere altra acqua se ci fosse bisogno. Dopo circa un’ora, aggiungere le prugne secche intere tagliate in due e i ceci già lessati.Servire con striscioline di buccia di limone salato


Pane marocchino al sesamo
Farina 500g
Semola 50 g
Lievito di birra 25 g
Zucchero 1 cucchiaino
Semi di sesamo
Sale

Diluire il lievito in una tazza di acqua tiepida insieme allo zucchero. Coprire il recipiente e far riposare per 20 minuti. Disporre la farina setacciata e la semola a fontana alle quali si sarà aggiunto il sale e poi il lievito diluito. Piano piano far incorporare tutto il liquido alla farina fino a formare un composto omogeno e liscio. Dividere in tre parti uguali formando 3 pani rotondi ai quali verranno aggiunti i semi di sesamo. Disporli in una teglia infarinata, coprirli con un panno umido e lasciar lievitare per un’ora. Infornare a 200 °C per circa mezz’ora.


Con questa ricetta partecipo all' MTChallenge di gennaio
http://www.mtchallenge.it/2014/01/mtc-n-35-la-ricetta-della-sfida-di.html


17 commenti:

  1. LA tua tajine è anni luce più bella della mia, è tutta quell'apparecchiatura meravigliosa....sono senza parole. L'aspetto dello spezzatino è assolutamente fedele ad una pietanza nordafricana....le spezie usate poi, sono perfette! Ti abbraccio cara sorella d'ingegno. Pat

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    1. ma cosa dici, la tua non la batte nessuno. Grazie per la sorella d'ingegno...mi piace. Un bacione.

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  2. deve essere favolosa un'amica ha la tajine me la devo far prestare. Buona serata

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    1. Si può fare anche in una cocotte ma non credo che sia proprio la stessa cosa....guarda io l'ho comprata in Marocco per poi scoprire che alla macelleria araba ne avevano di tutti i tipi e di tutte le misure.....perciò guardati intorno e magari la trovi facilmente e poi è anche bella da tenere in mostra. Un abbraccio.

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  3. Mi affascina da morire il tajine, la "pentola", mi intriga il sistema di cottura, oltre ad apprezzare la cottura in coccio. Qui nel salento usa cuocere nelle pignate, possibilmente nel camino.... anche un semplice legume in acqua diventa meraviglioso.
    Sto pensando seriamente di andare in marocco solo per poterne comprare uno :)
    Ciao!
    tam

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    1. Grazie Tamara, anche la cottura nel coccio mi piace molto e poi adoro il salento perciò sfondi una porta aperta. Guarda nei negozi etnici o nelle macellerie arabe di solito hanno i tajine ma se tu capita di andare in Marocco non lasciarti sfuggire la possibilità. Un abbraccio.

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  4. Anche tu hai fatto un piatto esotico pieno di sapori e di aromi! Brava!
    Io del Marocco rimpiango soprattutto il tè alla menta che mi offrivano gli operai sui Monti Atlas, dove ero andato a raccogliere i semi di Cedro dell'Atlante! Un'esperienza indimenticabile! (nuovo lettore)

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    1. Ammazza che esperienza fantastica, i viaggi in mezzo alla gente mi piacciono sempre tanto perchè impari davvero molto della vita vera. Grazie nuovo lettore. A presto.

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  5. E dopo lo spezzatino della mamma sei riuscita ad infrangere il tabù e scombinare le carte in tavola con questa tajine. Anch'io quando torno dai viaggi cerco sempre di riportare cose che una volta a casa riuscirei a trovare difficilmente. Le spezie, se non vengono comprate nel negozio giusto non sono un granchè ( e in ogni caso lontane anni luce da quelle che si può trovare nella zona di utilizzo). Ricetta davvero interessante, mi piace l'utilizzo dei ceci, delle prugne e dei limoni sotto sale, che rendono il piatto saporitissimo. Dopo aver visto questa signora ricetta devo recuperare un tajine e provare anch'io questo tipo di cottura!un bacione grande, Chiara

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    1. Si Chiara devi assolutamente, non credere si possono trovare anche qui in negozi etnici e macellerie arabe però se riesci a farti un giretto in Marocco va bene ugualmente :D. Eè un modo di cucinare sano, semplice e coreografico, ame piace molto. Grazie a presto.

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  6. uno spezzatino + bello dell'altro e comunque pur se distanti l'uno dall'altro, c'è un ingrediente che li accomuna: la passione che metti in ogni momento della sua preparazione!

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    1. Grazie Ilaria sei sempre troppo carina, poi passo per il solito bonifico....:P

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    2. ahahah! no è sufficiente un assaggio del tuo spezzatino marocain ;)

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  7. Fantastica la battuta del negoziante di spezie! Io non so cucinare perchè il raz el hanou lo compro già fatto!!!! Devo dire che questo piatto mi esalta molto, con i limoni, le prugne e tutte le spezie! Mi piace sia con il pane che sopra una montagna di cous cous
    Ciao
    Isabel

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    1. Mi ha subito spiazzato, quando ho chiesto il raz el hanout mi ha detto che quello era per donne che non sapevano cucinare.....Anche il couscous è la morte sua. Un abbraccio.

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  8. Non so sono rimasta più incantata dal piatto e dal tajine o dal suo contenuto...Forse da entrambe le cose!!! :-) un bacione

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  9. Ho il tajine che mi guarda da sopra i pensili della cucina già da un po', ancora intonso. Anzi, ancora intonsi.. sì, sono due, uno tradizionale e uno moderno.
    Tra te, la Patty e il corso di cucina araba non sapete che voglia ho di sfoderarli.
    E lo farò!!

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