martedì 4 febbraio 2014

Purpu alla pignata



Dopo gli spezzatini a fuoco lento e soprattutto dopo il commento di Tamara che evocava la cottura nelle pignate del suo Salento dove anche “un semplice legume in acqua diventa meraviglioso”, parole sue, mi è venuta un gran voglia di fare il polpo con le patate seguendo la ricetta salentina. Questa volta senza alterazione alcuna ma la tradizione nuda e cruda, ammesso che ne esista una, perché, sono straconvinta che ogni famiglia, pur attenendosi alla ricetta più popolare, abbia maturato nel tempo una propria variante. 


Ho seguito questa ricetta qui cambiando davvero poche cose e il risultato è stato apprezzato veramente molto da tutti, visto che, il pane è praticamente finito per recuperare anche l’ultima goccia di sughetto. In Salento mi sono sentita a casa, viziata e coccolata da tutti, ho mangiato benissimo e soprattutto tantissimo…fino a scoppiare. Ecco, questo polpo è un po’ così, ti vizia e ti coccola perché il polpo nella cottura lenta s’intenerisce, diventa morbido e si scioglie letteralmente. Il sugo di pomodoro e così le patate catturano i succhi del polpo diventando molto saporiti. Cosa si può volere di più da un piatto che puoi preparare con anticipo, anche il giorno prima e rimane buonissimo? una scaldatina, un pò di pane e, puoi servirlo come piatto unico. 


Una volta il polpo veniva battuto per renderlo più tenero, oggi, dice il mio pescivendolo, questa pratica è fatta mettendo i polpi tutti assieme in un macchinario, perciò, secondo lui è impossibile che rimangano duri in cottura. Un buon consiglio però, per avere sempre un polpo morbido è quello di congelarlo per uno o due giorni in modo da sfibrare i tessuti, in ogni caso, come dicevo poc’anzi, la lunga cottura lo rende davvero tenerissimo.


Polpo 1 circa 1Kg (o due polpi da 500 g)
Patate 5 di circa 1Kg
Pomodori datterini 15
Aglio 2 spicchi
Cipolla bianca 1
Porri 2
Prezzemolo
Pepe
Peperoncino
Vino bianco 1/2 bicchiere
Olio extra vergine d'oliva

Pelare le patate, tagliarle in pezzi non troppo piccoli e lasciarli coperti d’acqua in modo che non scuriscano. Tagliare in due i pomodori (io ho lasciato la buccia perché in cottura si ammorbidisce e a me non dà fastidio). Affettare finemente la cipolla, i porri e l'aglio. Lavare i polpi e togliere dalla testa gli organi interni compresa la sacca dell’inchiostro e il becco (se avete un pescivendolo carino come il mio sarà lui a farlo per voi) e tagliarli in pezzi non troppo piccoli.
In una pentola di terracotta versare abbondante olio e fare rosolare il polpo senza aggiungere altro. Cuocere per circa 30 m fino a che il polpo sarà diventato di colore rosso.
Aggiungere le patate e sfumare con il vino bianco. Unire la cipolla, il prezzemolo, l’aglio, i porri, i pomodori, il pepe e il peperoncino a piacere. Coprire la pentola con il coperchio e proseguire la cottura a fuoco lento per altri 45m. Regolare di sale. Controllare la cottura del polpo e delle patate con una forchetta. Spegnere solo quando saranno teneri.
Servire con delle fette di pane.

14 commenti:

  1. Una volta, il mio ex fidanzato, pescò un polpo di 12 chili… un mostro marino… lo cucinammo in varie maniere… ma non l'abbiamo mai reso morbido… avremmo dovuto farlo cuocere moooooolto di più!

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    1. 12 kg? Era un polpo centenario o semplicemente obeso...ma dimmi tu...te credo che è rimasto duro...dovevi farlo cuocerlo per almeno un mese. Mi fai morire.

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  2. Mamma che goduria! Mi sembra di sentire il profumo fino qui! Mio padre me lo fa spesso, e' da leccarsi (veramente!!) le dita!

    Bellissime foto!

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    1. Grazie, sono contenta che ti piaccia e bravo tuo padre...il mio proprio nel massimo sforzo riesce a fare il caffè. Un abbraccio.

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  3. Una ricetta semplice eppure incredibilmente deliziosa.. posso solo immaginare cosa significhi, in termini di gusto, una cottura lenta e in coccio del polpo.

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    1. Giulia non ti resta che provare....ma quando ci rivediamo?

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  4. Mai mangiato cucinato così ma se prevede una cottura lunga e lenta...allora sicuramente mi piace!! Ps. Lo sai che a foggia vendono anche il polpo non battuto? Non so se poi le signore vanno a casa a sbatterlo sul tavolo o se adottano l'idea del congelarlo qualche giorno... ;p

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    1. E' un modo alternativo di mangiare il polpo rispetto alle ricette classiche che abbiamo qui in Toscana/Liguria. E' buono e la cottura nel coccio lo rende ancora più gustoso. Non so come facciamo le foggiane ma sicuramente non lo mangeranno duro. Un abbraccio.

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  5. Sono convinta che le ricette della tradizione non tradiscono o deludano mai ;) .
    Confesso di non aver mai fatto il polpo in umido, al massimo lessato, ma vale decisamente la pena provarlo con questa tua ricetta. Bellissima!

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  6. Ho un debole x il polpo, ma non l'ho mai provato con questa cottura, e le foto trasmettono bontà elevata alla potenza! un abbraccio!

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  7. Oh mamma che fame e che voglia di pucciare il pane in tutto quel sughetto!!! Ora che non lavoro più avrò tempo anche per le lunghe cotture..

    Un abbraccio
    Silvia

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  8. Ciao Annarita..che bella ricetta adoro il polpo..poi con le patate e i pomodorini... qui la scarpetta è d'obbligo..complimenti per le foto, sono contenta di averti scoperto... :) Daniela

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  9. Quasi quasi mi metto a piangere :))))
    Pensa che parlavo di purpu alla pignata, che non faccio da tanto e me n'era venuta voglia, e ora lo vedo qui.... sìsìsì mi metto a piangere!!!
    E traducevo al mio amico il detto "lu purpu se coce cull'acqua soa stessa", difatti, come ben dici tu, "fare rosolare il polpo senza aggiungere altro."
    La ricetta è perfetta, è LEI!
    Grazie :))))
    (anche per il link:))

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