Il Natale non mi sta simpatico e il
sentimento è reciproco, ora lo so anzi, ne ho addirittura le prove.
Quando il pargolo era solo nei nostri sogni non abbiamo mai fatto l’albero o il
presepe o messo le luci o ghirlande fuori dalla porta, l’unico segno del Natale
era la stella di Natale che ogni anno compravo per il suo bel colore rosso e
per il mio amore per le piante. Finchè Dario è stato tanto piccolo da non
accorgersi che gli altri avevano un albero e lui no, abbiamo continuato a
evitare ogni simil tradizione natalizia, ma il momento è arrivato e quando due
occhioni dolci ti chiedono un alberello e due lucine ci siamo abbandonati all’inevitabile.
Il risultato è stato un una sorta di bonsai (la mia casa è piccola) con palle
multicolori e luci intermittenti, senza infamia e senza lode.
L’anno successivo
pronti per procedere nell’addobbo, la scatola dell’albero non si trovava, abbiamo
rivoltato la casa, il garage, l’ufficio, niente, l’albero si era volatilizzato. Lo
so che un albero non è un calzino e che riuscire a perderlo non è da tutti, ma
così è stato. Ne abbiamo comprato un altro più grande, con più palle, più luci e
pure un puntale, negli anni si sono aggiunti i lavoretti che Dario faceva all’asilo
e poi a scuola insomma, cominciavo quasi ad affezionarmi. Quest’anno, di nuovo, l’albero
non si trova e hai voglia aver ribaltato casa, il garage, il nuovo ufficio, il
vecchio, la soffitta, il sottoscala, niente. Se la casa nasconde e non ruba
prima o poi potrei fare un bosco di alberi di Natale ma, per il momento ho
dovuto comprarne un altro. Tra uno di 80 cm con led incorporati ho preferito
uno di 90 cm tutto da addobbare, peccato che quando lo abbiamo montato fosse 1,90 e non 90 cm. Ora
mi ritrovo con una “sequoia” in casa e addobbi per un albero di 90 cm. Ora, ditemi
voi se 3 indizi non fanno una prova: il Natale mi odia.
Per fare gli auguri a tutti ho
scelto una tatin molto particolare targata Gordon Ramsay, tratta da Natale con Gordon. Gordon dice che potrebbe essere servita come piatto principale
per una cena di Natale vegetariana io tuttalpiù la proporrei come uno degli
antipasti, forse Gordon non sa quali e quante portate ha un veglione di Natale
italiano.
La ricetta propone della pasta sfoglia comprata, io ho utilizzato
quella fatta da me che avevo in congelatore e della quale metto la ricetta.
I pomodori in questo periodo sono, per ovvie ragioni, pessimi e si possono omettere, almeno per me.
Per la sfoglia classica all’italiana
di Iginio Massari :
Panetto
Burro g 350
Farina 00 g 150
Pastello
Farina 00 W300 g 350
Burro g 150
Sale g 20
Malto (facoltativo) g 10
Acqua fredda ml 50
Vino bianco secco ml 60
Procedimento
Per il panetto, amalgamare il burro ancora freddo di frigorifero con la farina, lavorandolo o manualmente sulla spianatoia o in planetaria con la foglia. Non lavorarlo troppo a lungo (Massari amalgama per 7 minuti il pastello io ¾ minuti tanto con la stratificazione poi si amalgama bene il tutto): il composto, al termine dell’assorbimento della farina, dovrà risultare in una massa burrosa, omogenea e ancora plastica. Modellare il panetto in forma rettangolare, coprirlo con il cellophane e riporlo in frigo per circa un’ora.
Per il pastello, manualmente, formare nella farina bianca posta sul tavolo una fontana e incorporare il burro, il sale e impastare con i liquidi. Nella planetaria, incorporare i medesimi ingredienti lavorandoli a velocità media.
Lasciare riposare sul tavolo il pastello avvolto nel cellophane per circa 30 minuti.
Stendere la pasta allo spessore di circa 1 cm.
Togliere dal frigo il panetto e stenderlo (fra due fogli di carta forno) allo spessore di circa 1 cm, facendo in modo che raggiunga un’altezza pari ai 2/3 di quella del pastello.
Posizionare il panetto nella parte inferiore del pastello e ripiegare il terzo superiore verso il centro.
Ripiegare la parte inferiore su quella appena piegata ottenendo così una piegatura a tre. Ruotare di 90°, facendo in modo di avere la chiusura verso l’esterno a destra.
Avvolgere nel cellophane, mettere in frigo e far riposare un’ora.
Passata un’ora stendere l’impasto allo spessore di circa un cm e effettuare una giro di pieghe a 4 (portare il lembo superiore e quello inferiore verso il centro dell’impasto e ripiegare nuovamente, come se fosse un libro.
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Da qui |
Ricoprire il tutto col cellophane e
rimettere in frigo.
Effettuare in sequenza un altro giro a tre, uno a quattro e finire con uno a tre. In tutto dovremo aver fatto 5 giri.
Far riposare la pasta sfoglia almeno per un’ora, in frigo, prima di utilizzarla. Si può lasciare in frigo per circa 5 giorni (o congelarla)
Effettuare in sequenza un altro giro a tre, uno a quattro e finire con uno a tre. In tutto dovremo aver fatto 5 giri.
Far riposare la pasta sfoglia almeno per un’ora, in frigo, prima di utilizzarla. Si può lasciare in frigo per circa 5 giorni (o congelarla)
Per la tatin
Pomodori ramati grandi 2
Olio d'oliva 3 cucchiai
sale marino e pepe nero appena macinato
1 rametto di timo, solo le foglie, più extra per guarnire
zucchero semolato 50 g , più 1 cucchiaio
75g di burro non salato
3 cucchiai di aceto balsamico
300g di scalogni grandi
150ml di brodo vegetale
300g di pasta sfoglia
farina per spolverare
formaggio di capra 120g io feta
Preriscaldare il forno a 180 °C . Tagliare i pomodori
longitudinalmente e metterli con la parte tagliata rivolta verso l'alto, in una
piccola teglia, poco profonda. Irrorare con 2 cucchiai di olio d'oliva, condire
con un po’ di sale e pepe e cospargere con le foglie di timo. Infornare per
circa 20 minuti, fino a quando i pomodori saranno morbidi pur mantenendo la
forma. Mettere da parte a raffreddare.
Nel frattempo, per il caramello, spargere 50 g di zucchero in
una padella antiaderente di 20 cm adatta per il forno, inclinandola appena lo
zucchero comincia a sciogliersi. Non appena il caramello diventa di un marrone
color terracotta, togliere dal fuoco e aggiungere 50g burro e l'aceto balsamico
(proteggere la vostra mano con un panno perché è probabile che il caramello
schizzi). Se si indurisce, mescolate a fuoco medio-basso fino a quando non si
scioglie di nuovo. Lasciare raffreddare.
Sbollentare gli scalogni con la buccia in acqua bollente per
30 secondi. Scolare, rinfrescare sotto l'acqua corrente, quindi sbucciare e
tagliare le radici alla base. Tagliare a metà gli scalogni longitudinalmente.
Scaldare l'olio rimanente e il burro in una padella larga. Aggiungere
lo scalogno con 1 cucchiaio di zucchero e soffriggere a fuoco medio per 10
minuti fino a doratura. Versare il brodo, portare ad ebollizione e stufare per
10 minuti, o fino a quando gli scalogni saranno teneri e la maggior parte del
liquido sarà evaporato. Utilizzando un mestolo forato, trasferire gli scalogni nel
caramello raffreddato, evitando di aggiungere il liquido sciropposo. Lasciare
raffreddare.
Stendere la pasta su una superficie leggermente infarinata
allo spessore di 3 mm e ricavare un disco di 23 cm, usando un piatto come guida.
Utilizzare il mattarello per sollevare la pasta e adagiarla sulla padella
centrandola bene. Inserite il bordo all’interno della padella racchiudendo gli
scalogni. Mettete in frigorifero per 1-2 ore, o tutta la notte se la preparate
in anticipo.
Preriscaldare il forno a 200 ° C. Cuocere la torta per 30-35
minuti, o fino a quando la pasta sarà ben dorata. Lasciare riposare per 5
minuti; nel frattempo, scaldare i pomodori in forno.
Capovolgere la tatin su un piatto grande. Disporre i
pomodori e il formaggio di capra sbriciolato sopra, irrorate con l’eventuale
liquido dei pomodori.
Guarnire con il timo e servire
BUON NATALE a tutti
Questa ricetta la segno! Deve essere davvero squisita! Complimenti :)
RispondiEliminaBaci
Wow, dev'essere molto buona! Poi se è una ricetta di Gordon di sicuro è una garanzia.
RispondiElimina