Non li ho mai amati tanto da piccola poi però, come accade spesso, da
adulti i gusti cambiano e le zucchine per la loro versatilità e delicatezza sono
entrate a far parte del menù di casa così spesso che d’estate non mancano proprio
mai. Ma si dice zucchina o zucchino? Entrambi i termini sono corretti anche se
l’Accademia della Crusca indica zucchino come vocabolo da preferire. La
differenza la fanno le inflessioni dialettali: mentre zucchino è preferito in Toscana, Piemonte e
Sardegna, la versione femminile è utilizzata più comunemente in nelle altre
regioni. Io
non faccio preferenze e li uso indistintamente anche nella stessa frase!!!
Lo zucchino Cucurbita pepo L., ha origine in un’ampia
fascia compresa tra la parte meridionale degli Stati Uniti e il Messico nord
orientale. Dopo la scoperta dell’America, si è diffuso in Europa, Asia e
Africa. In Italia la coltivazione degli zucchini si espanse rapidamente,
facilitata da un clima temperato.
Presto fece il suo ingresso in cucina come dimostra un
famoso dipinto del 1580 di Vincenzo Campi, La fruttivendola, custodito presso
la Pinacoteca di Brera a Milano, che raffigura una venditrice con il suo banco
di frutta e ortaggi, tra i quali sono compresi fiori e frutti di zucchini.
La Cucurbita pepo
è una pianta erbacea annuale con portamento eretto o strisciante. E` una pianta
monoica, con fiori maschili e femminili sulla stessa pianta di colore
giallo-arancio.I fiori maschili e femminili sono portati all'ascella delle
foglie, quelli maschili hanno il peduncolo più lungo Se la temperatura è più
calda e i giorni sono più lunghi verranno prodotti più fiori maschili, più
fiori femminili con temperatura più fredda e giorno più corto.
Lo zucchino proprio per il suo gusto delicato è un ingrediente
apprezzato per piatti che vanno dall’antipasto al dolce. Ha un bassissimo
contenuto calorico, povero di carboidrati e proteine, possiede invece un buon
contenuto di potassio che, unito al basso contenuto di sodio, dà a questo
ortaggio proprietà diuretiche. Contiene vitamina A, C e di carotenoidi.
Per celebrare la Giornata Nazionale della zucchina/o la cui ambasciatrice per Aifb è Camilla Assandri, ho
scelto di realizzare la scarpaccia di Camaiore che ha come ingredienti
principale le zucchine e i fiori di zucca. E’ un piatto tipico di Camaiore, una
sorta di torta salata che a Viareggio, a pochi km di distanza, già cambia e diventa
dolce. Cercare LA ricetta della scarpaccia è impossibile perché ognuno la
cucina a modo suo, ogni famiglia ha una ricetta che si tramanda da madre in
figlia. Per non parlare delle dosi quelle sono proprio un tabù infatti le dosi
che ho dato sono le mie dopo un po’ di prove.
Zucchine varietà fiorentina (vanno bene tutte) 900 g
Fiori di zucca quanti ne hanno le zucchine
Cipolla rossa (o bianca) 2 piccole
Basilico
Farina 00 150 g circa
Acqua se serve
Olio
Sale e pepe
Lavare tutte le verdure e tagliare le zucchine a rondelle
non troppo spesse, le cipolle a fettine sottili e i fiori di zucca a
striscioline. Mettere la verdura mescolata in un colino, salare e pepare.
Mettere un piatto sotto che possa raccogliere tutto il liquido di vegetazione
per almeno 4 ore o anche tutta la notte. Trascorso questo tempo unire il
liquido colato con un mezzo bicchiere d’acqua se serve e versarlo di nuovo
sulle verdure. Aggiungere le foglie di basilico e unire la farina poco alla
volta fino ad ottenere una consistenza abbastanza liquida. La quantità dipende
dal liquido e dal tipo di farina. Versare in una teglia bassa e lunga ricoperta
da carta da forno, stendere l’impasto in modo che risulti omogeneo, un giro
d’olio e infornare a 180°C per circa un’ora o fino a che la superficie non
diventa ben cotta. Sfornare e mangiare subito. Si mantiene in frigo per diversi
giorni e è buonissima riscaldata.
Grazie per tutte queste interessanti informazioni!!!
RispondiEliminaNon conoscevo la scarpaccia di Camaiore ma mi ispira moltissimo!
Devi assolutamente provarla allora
EliminaGrazie per aver partecipato alla Giornata Nazionale della Zucchina che mi ha vista ambasciatrice.
RispondiEliminaComplimenti per la ricetta, ottima. Non la conoscevo.
Grazie a te.
EliminaIo invece dell acqua uso un po di latte...e la inforno in teglia unta con olio e cosparsa di poco pangrattato...da leccarsi i baffi
RispondiEliminaIo ho imparato a farla dalla mia vicina di casa, camaiorese DOC. cmq invece dell acqua aggiungo il latte e la inforno in teglia cosparsa di olio e poco pangrattato. Faccio anche 2 diversi tipi di cottura: con poco composto viene sottile e croccante , aumentando lo spessore in teglia del composto viene croccante esternamente e morbida all interno.
RispondiEliminaDavvero buonissima