“E la questione
diventa tanto più immorale quando bisogna sommare o combinare due piaceri così
definitivi come il mangiar bene e far bene l’amore. Non sto cercando il pelo
nell’uovo a una presunta cucina afrodisiaca inesistente, ma di concepire il
mangiare in compagnia come una situazione afrodisiaca di per sé, soprattutto
quando la buona chimica del cibo coincide con la buona chimica dei commensali.
Mangiare bene e bere ancor meglio, rilassa gli sfinteri dell’anima, sconvolge i
punti cardinali della cultura repressiva e prepara alla comparsa di una
comunicabilità che non va sprecata.”
In principio fu la naked cake ma non bastò, fu allora che si
alzò un grido corale: quando ne facciamo un altro? Ed ecco qui il Master MTC Illato B…12 Alta Cucina e Salute che prevedeva lo studio delle dispense fornite
dalla dottoressa Arianna Mazzetta, nutrizionista coadiuvata dal dottor Michael Meyer, oncologo sulla
biochimica della vitamina B12 e sull’assorbimento nel nostro apparato
digerente, sulle fonti alimentari dalle quali reperirla, sul fabbisogno
giornaliero, sui benefici e sui sintomi da carenza. Mi è sembrato di tornare ai
tempi dell’Università, alle prese con nomi mpronunciabili e meccanismi da
capire. Una volta assimilato lo studio era la ricetta il vero nodo da
sciogliere, trovare un piatto ricco di vitamina B12 che fosse anche un piatto
di alta cucina. La formula del master mi piace tanto, proprio perché è studio,
confronto e condivisione, sempre e soltanto nello spirito di imparare qualcosa
in più.
Con Alessandra, Arianna e Micheal è stato proprio questo. Ogni ricetta
ha passato il giudizio dei tutor e dello chef Sandro Sita’, del Tarabella Hotel
di Forte del Marmi, che ha seguito la parte finale del Master, dedicata
alla presentazione del piatto. Ricevendo 4 SI (che manco a MasteChef) si
poteva procedere con la realizzazione che sarà poi passata a giudizio
dello chef, Marco Visciola de
Il Marin di Eataly nel Porto Antico di Genova.
Il ringraziamento va ai tutor per la pazienza e la
competenza, allo chef Sità per i preziosi consigli, allo chef Marco Visciola
che valuterà le nostre ricette e, ultimi ma non ultimi, i miei compagni di
viaggio senza i quali il master non avrebbe alcun valore. Mi candido già per il
prossimo!
Ostriche e branzino
immorali
Per l’insalata di
ostriche e branzino
“Piatto cantabro,
della zona lunare della Cantabria, l’anello mancante tra il capo di Finisterre
e l’altra faccia della luna. Il branzino è bello, ma scervellato, e le ostriche
invece condensano malizie siderali, quasi fossero parassiti meteorici.”
1 branzino di circa 800 g abbattuto per 96 ore a 18°C in congelatore
domestico
8 ostriche
200 g di ricotta di capra
2 cm di zenzero fresco
1/2 Limone
Aceto di mele 4 cucchiai
Per la Taramà
“Si consiglia di
prepararela taramà prima di fare l’amore, ma in presenza del partner, perché la
taramà, come tutti i piatti preparati nel mortaio, esige il tam tam degli incantesimi,
e pretend, persino,sortilegi poco ostentati: basterà forse canticchiare O
Perigal di Theodorakis ed Elitis, mentre la partnersi toglie quanto indossa
sopra il reggicalze”
20 g di bottarga di tonno
30 g di pane
1 tuorlo d’uovo pastorizzato
100 ml di latte
200 ml circa d’olio
Aceto 1 cucchiaio
Succo di limone 3 cucchiai
Pulire, spellare e spinare il branzino ottenendo dei filetti
da tagliare a cubetti molto fini che si terranno a marinare con limone, olio
d’oliva e aceto di mele per un’ora almeno. Mettere la pelle su una teglia con
carta da forno e cuocere a 100°C per 2 ore o fino a che non diventa croccante. Nel
frattempo aprire le ostriche e metterle in frigo conservando la loro acqua.
Amalgamare la ricotta con lo zenzero grattugiato, aggiungere un cucchiaio di
acqua delle ostriche.
Condire il branzino con il pepe e un goccio d’olio.
Per la taramà
Nel boccale del mixer sbriciolare il pane con il latte,
unire un tuorlo d’uovo, e una cucchiaiata di aceto e il succo di limone.
Versare l’olio e mescolare con il mixer fino a ottenere la consistenza di una
maionese.
Per finire il piatto
Crostini di pane tostato a cubetti
Fiori edibili
Germogli di alfa alfa
Porre al centro del piatto, in diagonale e ben distanziate
due basi di ricotta con un sac a poche. Sopra ad ognuna posizionare l’ostrica
condita con 2 gocce di limone e germogli di alfa alfa.
A lato inserire, alternando alle ostriche, delle quenelles
di tartare di branzino e finirle con scaglie di pelle croccante. Distribuire
tre piccole porzioni di taramà e i crostini di pane tostato.

Immorale e' tutto quello che mi sta venendo in mente, guardando questo piatto. E non e' che sia una consolazione della menopausa che avanza: e' proprio che di fronte a tutta questa eleganza, a questo equilibrio, a questa delicatezza di forme e colori, che per altro si aggancia a sapori ben definiti e ad una ricerca attenta e sapiente degli ingredienti e degli accostamenti, mi viene una voglia matta di assaggiare, e piu' ancora, di godere "vazquezmontalbianamente" di questa bonta'. Hai messo su una figata galattica, senza tradire la tua cifra, della semplicita' colta e raffinata. Bello, bello, bello!
RispondiEliminaTroppi cmplimenti, non ci sono abituata. In realtà è un piatto semplice ma molto buono e fresco. Le ostriche sono immorali da sole se poi ci metti il branzino crudo e la taramà saporita, un che di afrodisiaco lo hanno davvero.Grazie cara.
EliminaPuro spettacolo, una ricetta o meglio un piatto veramente d'alta cucina
RispondiEliminaPosso solo immaginare cosa sia stato il master perché vedere le vostre mille preparazioni per ogni piatto fa rimanere ammutoliti
Bravissima ciao Manu
I master sono un momento di crescita e mi piacciono proprio per questo. Grazie mille.
Eliminaun piatto "colto" nel senso più alto del termine. Bellissimo Annarita, elegante e raffinato, con una essenzialità che è perfezione. Complimenti davvero. Giuli
RispondiEliminaGrazie, oh mamma quanti complimenti in sol colpo, non sono mica abituata?
EliminaInutile ripetere che questo post è davvero un pozzo dicultura e raffinatezza, tradotta nella realizzazione del piatto.
RispondiEliminaPerché io se anche non amo le ostriche, tuttavia ne conosco il sapore perché. ..non sia mai che si possa dire che non mi piace qualcosa.
Per questo motivo dico anche che le ostriche così trattate ed abbinate potrebbero piacermi e soprattutto sarei perfettamente in grado di riconoscere la raffinatezza del piatto.
io invece adoro le ostriche e quel loro sapore di mare, ne mangerei sempre. Grazie Giulietta.
EliminaChe raffinatezza! Sono estasiata davanti alla bellezza di questo piatto...
RispondiEliminagrazie Mariella :)
Eliminaio davvero sto rischiando di lasciare commenti di una banalità totale, ma cosa posso dire oltre che "piatto meraviglioso"?
RispondiEliminaMa cosa dici? direi che piatto meraviglioso mi piace assai. Un bacione.
EliminaMi sa che presto Montalban campeggerà sugli scaffali della mia libreria. L'ho detto che Michele è un uomo fortunato. Immorale,peccaminosa, delicata, raffinata, vedo molto di te in questa ricetta. Potrei anche provare a farla, trovando qualcuno che mi apre le ostriche, ovvio. Brava! E quel tocco finale coi forti... cosa te lo dico a fare?
RispondiEliminama dove mi vedi immorale e peccaminosa? santa sono! <3
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaNulla di immorale...solo una grande lezione per tutti i sensi. Solo la bellezza e la pienezza sono pari alla potenza della passione con questo piatto l'hai dimostrato.
RispondiEliminaSenza ulteriori commenti.
A presto !
Marina come sa dire le cose lei nessuno mai, potrei perfino commuovermi. Grazie, un bacione.
EliminaChe meraviglia!!Bellissima la presentazione e il piatto. Lo sai che anche noi in questi giorni abbiamo sfogliato proprio quel libro in cerca di ispirazione :)))
RispondiEliminaUn bacione, Chiara
Eleganza, pulizia e freschezza sono solo alcune cose che mi vengono in mente! Hai creato un piatto davvero delizioso per gli occhi e il palato: altro che immorale!
RispondiEliminaComplimenti per la creatività e per l'uso degli ingredienti, hai creato un piccolo capolavoro!
Bravissima!
Questa è classe ed eleganza. E mi fermo qui, per non sbilanciarmi troppo, perché devo dare solo una valutazione scientifica.
RispondiEliminaLa B12 c'è..strabocca! Branzino, ostriche, bottarga, ricotta... è un sogno fatto a B12!
Bravissima Annarita!
Annarita mi state lasciando senza fiato, siete dei mostri di bravura... la tua proposta è così elegante, da ristorante di alta classe!
RispondiEliminaComplimenti
Creatività, studio, coerenza, eleganza, delicatezza. Sono gli ingredienti invisibili di questo piatto.
RispondiEliminaQuelli visibili, invece, sono trattati in forma eccellente, denotando una vera conoscenza e l'arte dell'equilibrio dei sapori. Con un contenuto di 8,1 mg approssimativi di vitamina B12 per porzione, questo piatto conquista anche me, che non sono amante dei fiori nelle presentazioni.
Contento e soddisfattissimo. Grazie.
MCG, non mg :)
EliminaHo letto mg e sono rimasta un attimo senza fiato. :D
Eliminaun gioiello raffinato e minimal di grande classe! Chapeau amica mia!!
RispondiEliminaAvete fatto un lavoro straordinario. La tua preparazione potrebbe tranbquillamente essere presente (e non sfigurare!) sulla tavola di qualsiasi grande ristorante. Complimenti!
RispondiEliminaFabio
Ricette inmorali è il "secondo libro di cucina" (se si può dire) che ho comprato, non tanto per le ricete, ma perche lui è intuitivo e molto inteligente e non si fa problemme a dire quel che pensa, di conseguenza lo scribe, e molto bene!
RispondiEliminaEcco che tu le assomigli, soltanto che in più hai il gusto l'eleganza e la clase di una cuocca soprafina!!!
Basta guardare questo piatto per sentire altro che immoralità!!!!
besos!!
Delicato ed etereo alla vista, preciso e deciso al sapore.
RispondiEliminaIo lo vedo e lo immagino così. Una deliziosa interpretazione, davvero.
Un abbraccio, complimenti!
Lidia
primo: adoro la tarama e ti ringrazio per averci insegnato a preparala. secondo, questo è un piatto che proverò a fare molto ma molto presto. deve essere una vera esplosione di sapori. terzo, essendo una donna di mezza età che sta cominciando a vivere di ricordi :))) il lato sexy di questa ricetta è molto apprezzato. un abbraccio
RispondiEliminaQuesto libro di ricette immorali lo devo comprare quanto prima! che bel piatto Annarita, elegante, delicato, calibrato, pensato, con quella pelle croccante e quella salsa che lo rendono perfetto.
RispondiEliminaUn piatto che, purtroppo, non assaggerò mai perchè non riesco ad avvicinarmi al crudo, sia di carne che di pesce, altro mio grande limite :-(
RispondiEliminaMa che ammiro spudoratamente e che ordinerei (per farlo poi mangiare al marito :-) solo per godere della sua presentazione raffinata.
E adoro la semplicità, comunque accurata e selezionata, negli ingredienti e nella preparazione.
A proposito, ora mi devo aggiornare sugli alfa alfa :-)))