giovedì 17 luglio 2014

INSALATA DA TIFFANY: perchè #questoepiubello



E’ stato il tormentone di questi giorni sui social:  #questoepiubello (spero che nessuno dei miei amici si sia stizzito di questo e anzi abbia apprezzato perché, a titolo personale, preferisco di gran lunga svegliarmi la mattina e vedere dei figaccioni o scene di film o ascoltare vecchie canzoni che essere sopraffatta da colazioni, piedi e selfie di tutti i tipi, senza soluzione di continuità) e oggi possiamo svelare l’arcano: è uscito il secondo volume della collana dell’MTC Insalate da Tiffany. 



Cosa posso dire se non che questo è più veramente più bello? non che il primo non lo fosse, ma questo è più raffinato, elegante, divertente e completo. A testimonianza che la community dell’MTC è professionale, coesa, creativa e in continuo divenire.



Il tema, naturalmente verte sulle insalate della sfida della celebre Caesar Salad, suddivise in due parti: le "insalate da Tiffany", vale a dire quelle che ricreano lo spirito della Belle Epoque, quando questa portata ebbe finalmente una collocazione di tutto rispetto nei menu: e "50 pezzi facili" ossia ricette più veloci, ma non per questo meno appetitose e "nobili".


Nel mezzo, una sezione dedicata ai condimenti, alle emulsioni, agli olii- aceti-sali aromatici fatti in casa e tutt'intorno le solite rubriche, dalla storia alla tecnica etc etc.

Nel libro c’è anche una mia ricetta ed è per questo motivo che un dì di qualche mese fa con Cristina e Arianna andammo a Genova per aiutare Alessandra l’ideatrice, la regista, la coordinatrice…insomma la wonder woman dei libri dell’MTC a cucinare le ricette per fare le foto. Tra professionalità, quella del fotografo soprattutto, e goliardia, la nostra, ho passato una giornata stupenda a casa della suocera di Alessandra (santa donna), trasformata in quei giorni in set, accoglienza volontari, mensa, bazar, souq etc etc. Mentre quelli seri sceglievano le stoffe, i props e posizionavano le luci, cercando di non far volare a terra, preziosi Lalique e rompere pezzi unici, rischiando insanabili strappi familiari, la bassa manovalanza affettava, puliva, cuoceva, arrostiva, friggeva, rosolava, gratinava, bolliva, bruciava e  allestiva i piatti da fotografare con tocco creativo anche se, ogni tanto, l’atmosfera si faceva vagamente da gita scolastica e le risate prendevano il sopravvento . Mi ricordo di un certo rafano...vero Mazzetta?


Il fotografo, Paolo Picciotto, con una sensibilità e una pazienza davvero infinite ha esaltato ogni piatto. Il risultato è sotto gli occhi di tutti ormai, foto meravigliose, intense che ricreano perfettamente le atmosfere della Belle Epoque.

Un plauso particolare va a Mai, che mai e poi mai (non resisto a questo giochino) avrei creduto capace di poter realizzare disegni così belli, particolari e spiritosi.

 

Ridiamo perciò alle insalate la giusta importanza, non solo tristi compagne di dieta ma, piatti ricchi di sapore, colore e allegria

il libro è edito da Sagep Editori
le fotografie sono di Paolo Picciotto
le illustrazioni di Mai Esteve
l'impaginazione è di Barbara Ottonello di Sagep Editori
la direzione editoriale è di Fabrizio Fazzari
il prezzo è di 18,00 euro.

Se volete acquistarlo on line, è disponibile da oggi sul sito di Sagep Editori e nei prossimi giorni su Amazon , ai seguenti link
Sagep Amazon 

Acquistando una copia di Insalata da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri, un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

4 commenti:

  1. Ricordo con grande piacere la giornata genovese!! Io sono stata più esplicita nel mio post a proposito del rafano ;-)

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  2. Vedo che anche tu hai aderito a questa bella iniziativa. E c'è anche una tua ricetta, brava!

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  3. Vista la vs premessa, sono contenta oltre belle ricette di trovare anche splendide immagini, adoro il Vintage e gli oggetti che hanno un vissuto! sprigionano tutto un altro sapore, proprio come le vostre insalate! Tanti complimenti ;)

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  4. Rafano?? Quale rafano? Io non so niente!! :P :P :P
    Come dicevo nel post di Cristina è un esperienza che va assolutamente ripetuta, ho riso da quando siamo salite in macchina la mattina fino a quando ci siamo salutate...il rafano è stato "solo" un intermezzo che va assolutamente tramandato ai posteri!! :D

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