Io e lui ci siamo sempre tenuti
lontani. Apparteniamo a due mondi troppo diversi, io pratica, concreta, legata
alla tradizione popolare, lui sofisticato, effimero, volubile. L’ho sempre
guardato dal basso, ammirato e odiato allo stesso tempo e non avrei mai pensato
di averci a che fare, fino ad oggi. Un po’ come quando fantastichi di incontrare
il tuo cantante o il tuo attore preferito, sogni di parlare di mille cose, lo
immagini simpatico, affabile, poi accade che ti capiti di vederlo davvero e ti
prende il panico, l’ansia da prestazione e vorresti solo scappare. Ecco, io il
soufflè, perché è di lui che stiamo parlando, non credevo di doverlo/volerlo fare almeno
nell’immediato. Eppure in qualche parte recondita devo invece averlo pensato se,
anni fa, prima del blog, avevo comprato delle cocottine proprio per il soufflè, probabilmente
devono essermi sembrate carine e le ho acquistate ma, sono rimaste fino ad oggi
chiuse a prendere della polvere.
Poi arriva lei creativa, sognatrice e
visionaria che, molto candidamente, invitata a scegliere la ricetta del mese
dell’MTC, dice "niente paura è solo un soufflè". Chiaro! Perché io, secondo lei,
ogni mattina mi alzo e faccio un soufflè….se invece era una ricetta difficile
che ci faceva fare? Un soufflè carpiato con avvitamento?
Ho seriamente pensato
di passare questa volta, convincendomi che una volta dai, cosa sarà mai …e invece la
voglia di provare è stata tanta, la curiosità, la difficoltà, il vedere quanti
soufflè meravigliosi stavano postando i partecipanti dell’MTC e allora ho
pensato di buttarmi.... con il paracadute però. Mi sono affidata a combinazioni di
gusti che ho già sperimentato e mi piacciono molto (almeno qualcosa cui aggrapparsi santo cielo!) castagne, noci,
lardo e pepe rosa. Un soufflè che racchiude i sapori del bosco quelli più mi
stanno a cuore. Il resto è fato, destino e magari un po’ di tecnica và….
Una ricetta sofferta ad ogni passaggio,
dagli stampini imburrati e congelati agli albumi montati, al naso spiaccicato
al vetro del forno per vedere se l’impasto gonfiava e poi le foto più veloci
che abbia mai fatto, per riuscire a immortalare la cupola prima del collasso. Il
risultato c’è stato, ottimo il sapore e, non ditelo a Fabiana, ma mi sono pure
divertita. Io e il soufflè ora siamo vicini grazie a lei e sto già pensando al prossimo.
Per 4 pax monoporzione servono:
Per il soufflé:
Per il soufflé:
Panna fresca150 ml
Maizena 1 1/2 cucchiai da minestra
Burro 15 g di + quanto basta per
ungere gli stampi
Uova 3 medie
Lardo di Colonnata 80 g
Ricotta di capra 30 g
Rosmarino un rametto
Pepe rosa 3 grani
Sale
Pepe
Noci (io della Garfagnana) a
sufficienza per ricoprire fondo e bordi degli stampi, circa 4 cucchiai
Per la salsa di castagne
e noci
Cipolla piccola 1
Carota 1
Gambo di sedano 1
Finocchio ½
Bacche di ginepro 3
Burro 30 g
Farina di castagne 3 cucchiai
Noci tritate a piacere
Pulire tutte le verdure, cipolla,
carota, sedano e finocchio. Tagliare delle stesse dimensioni, mettere in casseruola
Coprire a filo con acqua fredda e portare lentamente ad ebollizione. E'
decisamente opportuno tagliare le verdure in modo che coprano più superficie
possibile, cuoceranno più velocemente e non perderanno né colore né sapore.
Lasciar andare circa 15 minuti, Scolare
schiacciando molto bene le verdure per ricavare il massimo della polpa.
Filtrare nuovamente passando il
brodo allo chinoise.
Mettere il burro in una padella e
farlo sciogliere lentamente, unire la farina e preparare il roux. Aggiungere il
brodo poco alla volta fino a formare una crema densa (circa 150 ml) senza
grumi. Salare e pepare- Tenere da parte
Innanzi
tutto scaldare il forno a 200° C
Con una
pennellessa imburrare generosamente gli stampi o lo stampo che devono essere
puliti ed assolutamente asciutti, ungere fondo e bordi. Questo è un passaggio assolutamente
fondamentale!
Con lo
stesso criterio spargere le noci tritate negli stampi in modo che ne siano
interamente ricoperti avendo cura di non toccare più l'interno con le dita.
Riporre in
frigo fino al momento del riempimento, volendo anche in freezer. Non trascurare
questo passaggio!!
Ripassare
ancora i bordi con un altro poco di burro pomata e raffreddare nuovamente.
Mescolare la
maizena con poca panna fresca fuori fuoco.
Portare ad
ebollizione la restante panna, raggiunto il bollore unire il mix panna maizena
mescolando sempre.
Abbassare la
fiamma e proseguire la cottura aiutandosi con una frusta a mano fino ad
ottenere una crema spessa.
Allontanare
dalla fiamma ed unire il burro avendo cura di continuare sempre a lavorare.
Rompere le
uova tenute a temperatura ambiente, separando i tuorli dagli albumi, avendo
cura di non toccare questi ultimi con le mani.
Unire i
tuorli uno alla volta, incorporandoli alla perfezione prima di introdurre il
successivo.
Unire alla
massa il lardo sminuzzato e ridotto in pasta con un mixer insieme al rosmarino
e al pepe rosa e mescolare.
Salare,
pepare, e mescolare bene.
L'ultima
indispensabile operazione è quella di montare gli albumi.
Devono
essere ben stabili, ma non di cemento armato. Ci si può aiutare unendo qualche
goccia di limone che aiuta la montatura rendendola stabile. Gli acidi sono fantastici
in certe situazioni. Con delicatezza ed in più riprese unire gli albumi
montati, badando bene di non smontarli, eseguendo movimenti verticali con una
spatola e contestualmente ruotando la ciotola, il classico movimento en coupant.
La massa
deve risultare ben omogenea.
Versare
negli stampi (o nello stampo) arrivando solo ai 2/3 della loro altezza.
Lisciare
delicatamente la superficie con la spatola.
Infornare
immediatamente e cuocere senza mai aprire per 15/18 minuti gli stampi piccoli
oppure 25/30 minuti in caso di stampo unico.
In ogni caso
sorvegliare ed estrarre quando gonfio e ben dorato in superficie.
L'esterno
deve essere compatto, l'interno morbidissimo, umido e soffice come una nuvola.
Accompagnare
con la salsa alle castagne cosparsa di noci tritate e qualche fiore di
rosmarino per guarnire.
Per la
cottura si possono utilizzare tutti i tipi di contenitori, purchè ovviamente
resistenti al calore, tazzine, cocottes, bicchierini, vasetti.
Con questa ricetta partecipo all'MTChallenge n.37
non è una serenata d'amore...ma ti adoro!!!
RispondiEliminaahahah Ilaria...contraccambio. Un bacione.
Eliminaciao annarita, mi sa che questa sfida è stata una della più sofferte dell'mtc...condivido la tua "sofferenza"...ma alla fine il risultato è stupendo, bravissima!
RispondiEliminaun abbraccio
Grazie, si questa volta davvero è stato un parto ma sono contenta di averlo fatto. A presto. Un bacione.
EliminaDa bambina/ragazzina sognavo di sposare Terence Hill.
RispondiEliminaAvevo accuratamente studiato l'incontro e pure la mia salita a cavallo( sì perchè c'era anche un cavallo di mezzo, lui mi aspettava direttamente nella mia stradina ai margini della Via Aurelia).
Fortunatamente questo sogno è decaduto prima che Terence si trasformasse in Don Matteo, francamente adesso non ce l'avrei più fatta, ma forse lui neanche prima!
Torniamo a noi: in te c'era una voglia sopita di soufflé ed adesso finalmente si è palesata!!!
Una combinazione che racconta i sapori del bosco, ma che va bene per tutti i luoghi, tutti i laghi ....insomma quella roba lì.
Da bosco sì, ma pure da riviera!
Anche in Liguria castagne e noci sono sapori previsti in tante salse, zuppe, ripieni, minestre dolci......ancora mai in un soufflé e direi che ci voleva:)
Per i miei gusti robusti il sol leggere gli ingredienti equivale ad una resa totale dei sensi: lardo di colonnata( no, niente può essere straordinariamente più ghiotto!!!), noci della Garfagnana, tutto il profumo del rosmarino, la morbidezza elegante della ricotta, ma di pecora.
Bella mossa pensare alle noci tritate per rinforzare la copertura delle cocottes.
Colpo di classe con il roux che nasce dalla farina di castagne, ma cavoli......mai pensato a questa opzione prima di adesso. Ora, chiaro, la cosa mi sembra immediata:))))
Poi il tuo soufflé si arricchisce dell'untuosità e della forza aromatica del lardo lavorato con il rosmarino( coppia felice) alleggerito dalla sferzata pungente ed agrumata del pepe rosa.
Chiudi con il tocco di grazia del fiore di rosmarino che perfeziona quella virgola di salsa già impreziosita dalle noci tritate.
Eh no cara, tu ed il soufflé siete parenti, arrenditi al fatto che non vi lascerete più.
Annarita, libera il soufflé che è in te perchè questa liaison produce risultati imperdibili per tutti noi e di grande, grandissimo carattere.
Ben fatto e mille grazie!!
Oddio Fabiana...va bene se ti dico solo GRAZIE? e poi che anch'io stravedevo per Terence con quel suo fare da macho gentile con occhioni azzurri da togliere il fiato...anche a me è passata per fortuna. Un abbraccio.
Eliminaok, outing per outing: pure io.
EliminaE ora, non ci resta che aspettare l'amatore, per Bud Spencer. Intanto, son sicura che lo troviamo :-)
Gennaro l'età è quella e gli idoli sono i solliti per tutte.....certo Fabiana aveva fatto proprio il film....io mi limitavo a vedere tutti i film ....
EliminaIo infilerò le acciughe ovunque ma anche tu con le castagne e la farina di castagne non scherzi!!! Bella prova!
RispondiEliminaCristina hai ragione solo tu puoi capirmi.....è la natura che chiama <3
RispondiEliminail mio è uscito una mezza schifezza ma questo....è una meraviglia!! complimenti!!
RispondiEliminaTi assicuro che 3 secondi dopo la foto è crollato miseramente, buono ma moscio. Grazie a presto.
EliminaNoooooo!!!! AnnaRita, mi stai dicendo che a momenti non partecipavi e ci facevi perdere una meraviglia del genere, con la delicatezza di questi sapori fusi insieme? Disgraziata!!!! Meno male che hai cambiato idea!!!!
RispondiEliminaQuella salsa è meravigliosa e si sposa alla perfezione con il delicatissimo lardo di Colonnata e il pecorino.
E... sai una cosa? Pure io ho usato i fiori di rosmarino, nell'ultimo soufflé (non ancora pubblicato), per dare freschezza alla salsa. Ancora una volta... una corrispondenza di golosi sensi! :-p
Un abbraccione e complimenti!
Mapi ho visto le tue proposte e devo dire che tu e il soufflè siete più che amici, lo hai declinato, è proprio il caso di dirlo, in tutte le salse... Grazie. Un bacione.
EliminaVedi ad essere previdenti??? Io non mi sono fatta richiamare (per una volta sola, ma è stata iella sbagliata) dal fascino delle cocotte … anche perché non pensavo mai di farlo! Poi arriva l'MTC e ti fa fare le cose più impensate…
RispondiEliminaE comunque, visto le tue lamentele dei giorni scorsi, devo dire che hanno funzionato alla grande e hai fatto una ricetta strepitosa… ma da te sono abituata a vedere solo cose strepitose!
P.s. complimenti anche per le foto, saranno state le più veloci della tua vita ma hanno reso alla grande!
Io l'ho detto, partecipo ma poi mi sopportate.....e pensa che ora vorrei farne un altro. Un bacione.
EliminaGuarda, io ieri alle prese col soufflé e priva di cocotte adatte stavo per arrendermi e cuocerlo nella ciotola del cane.. poi ho desistito ed ho utilizzato cocotte di ogni genere e sorta :D
RispondiEliminaIl tuo soufflé è veramente meraviglioso..non solo per le tue foto come sempre bellissime, ma anche e soprattutto per gli abbinamenti azzeccatissimi e che tanto dicono di te e della tua terra
Bellissimo nella ciotola del cane così la pappa era pronta...cane viziato con il soufflè. Beh dai meno male che hai trovato delle alternative, secondo me sono anche più belle delle solite cocottes . Bacio.
EliminaAnche temevamo il soufflé, ma proprio come te alla fine ci siamo ritrovate a guardarlo entusiaste attraverso il vetro del forno, mentre si gonfiava. Ti dirò di più, abbiamo iniziato a ridere quando dopo nemmeno due foto ha iniziato a collassare. Però ora che ho scoperto questa ricetta non la mollo più!!!un bacione, Chiara
RispondiEliminaL'ho visto il vostro è bellissimo e bello gonfio pure. Siete bravissime. Bacio.
EliminaMa cos'avevi da temere tu dal Sig. Soufflè? Hai realizzato una bellezza, una goduria per il palato che se solo potessi averla ora qui...magari!
RispondiEliminaBello, bilanciato con lardo e ricottina che si tengono per mano e corrono ad abbracciare le castagne, in un tripudio di profumi, e quella nota violetta dei fiori di rosmarino...davvero bello e un poco romantico ;)
Se solo potessi vedere qualche fiorellino nei miei prati ancora inV(f)ernalmente sommersi di neve...
Bella la neve e quando arrivano i primi fiori che spuntano qua e là sono meravigliosi. Grazie grazie. un bacione.
Eliminabenvenuta nel gruppo di sostegno: soufflè non ti temo!
RispondiEliminami pare di capire che ci siamo buttate tutte con una sorta di timore reverenziale ma alla fine ce l' abbiamo fatta!!!
il tuo mi piace da matti, e ti dirò, avrei voluto pensarci io!!! quella salsina con farina di castagne promette taaaanto ma taaaaanto bene!!!!!
bacio grande!!!
p.s.: per non parlare del lardo eh........ genio......
Ti mancava una ricettina con le castagne dopo quell'orda che ti ha sommersa quando è stato il tuo turno di MTC? no perchè potremmo aggiungerne ancora a quella lista. Un bacione.
Eliminafantastico l'abbinamento dei sapori, buono buono da leccarsi i baffi, poi per il resto mi sembra di capire che siamo state tutte li col naso incollato al vetro del forno, paura e ammirazione insieme, sto soufflè ci ha mandato in palla ma ci ha anche reso più sicure di noi ;-)
RispondiEliminaSi proprio in palla....però poi c'è la soddisfazione di vederlo gonfiarsi . Un bacione.
EliminaIo e te davvero abbiamo qualcosa...non ho letto una sola ricetta ad oggi ed ho aspettato per non essere condizionata dalle ricette visto che non avevo alcuna idea. Poi, guardo la prima foto e vedo quei fiori di rosmarino, gli stessi che ho messo sulla mia salsa...e sono scoppiata a ridere. Di cuore. Perché la foto è tua ed io e te in qualche modo ci rincorriamo! Ricetta fantastica che ti assomiglia e che mi fa gola al solo pensiero. Un forte abbraccio, Pat
RispondiEliminaPatty ormai non so più che dire, pure la farina di noci per lo stampo....un caso clinico via. Un abbraccio.
EliminaIo son quella che usa gli ingredienti "strani" con i quali ha imparato a convivere nella sua vita raminga, ma sapeste la nostalgia e la commozione, l'invidia anche, quella buona, che mi pigliano quando vengo a leggere le vostre ricette fatte con i grandi prodotti della nostra bella e maltrattata Italia. Esecuzione perfetta Annarita, complimenti.
RispondiEliminaIn effeti Roberta io devo tradurre già il titolo dei tuoi piatti, ingredienti talmente particolari da farmi quasi timore...ma io invidio te che invece hai una cultura grastronomica che spazia e si allarga ogni volta che ti sposti. Un abbraccio.
Eliminasono entrata nel tuo blog con lo stesso spirito con cui si entra in una sala parto, viste le doglie dei giorni scorsi: ll'unica differenza è che, al posto del solito "è maschioo è femmina?" la domanda di rito era "si ammoscia o sarà gonfio?". la risposta me l'han data le foto, per quanto riguarda l'aspetto, e gli ingredienti, per quanto riguarda il carattere: sotto la scorza ruvida, un'esplosione di sapori, quelli con cui esprimi meglio la tua bravura e la tua versatilità. Ergo, che dire se non riprenditi un po'- e poi fai subito il secondo? :-)
RispondiEliminaAlessandra non mi provocare che poi ti prendo in parola....Un abbraccio.
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