giovedì 9 ottobre 2014

Peperoni e patate.......weekend a Strongoli (KR) per il Food Blogger Day 2.0


Non potevo farlo subito, perché avrei scritto solo con il cuore e non sarebbe stato un raccontare ma solo un sentire. Avrei detto che ho passato un fantastico week end con persone meravigliose, che non mi divertivo così, tanto da tempo, che mi sono sentita a casa, coccolata e viziata, che ho riso di gusto, fatto il più bel bagno della stagione, che ho dormito 10 ore in 3 notti, che abbiamo stappato una bottiglia alle 3 di notte sulla spiaggia, che ho mangiato specialità del luogo senza soluzione di continuità, che, Teresa ,che ci ha coinvolti in questa avventura è stata la persona più professionale e carina che abbia mai incontrato, che ha risolto ogni piccolo problema sempre con il sorriso e con quello sguardo dolce che ha ereditato dalla sua fantastica mamma…..ma non sarebbe stato tutto.

Ho dovuto prendere fiato e riavvolgere il nastro.



A volte mi chiedo se sia meglio viaggiare senza sapere nulla di cosa si vedrà oppure documentarsi, se alla fine i pregiudizi possano ridurre la capacità di vedere oltre. Non è così per me e chi lo fa, secondo me, perde qualcosa. Al contrario chi viaggia solo attraverso i club e di un luogo conosce solo la spiaggia del villaggio, alla fine non conosce nulla. Il bello è vivere le contraddizioni di un luogo, parlare con le persone, capire e respirare la verità di un territorio. Il viaggio è la scoperta di una terra sconosciuta e non tutto deve essere perfetto ma deve lasciarti qualcosa. Questi 4 giorni nel crotonese sono stati intensi, ricchi e veri e hanno scritto più di qualcosa nel mio cuore.


Mai stata in Calabria e quando ho ricevuto l’invito di Teresa a partecipare il 20 e 21 settembre al Food Blogger Day 2.0, organizzato dal Gal Kroton per conoscere i prodotti della zona di Crotone, non ci ho pensato più di un secondo a dire di sì.

Arriviamo, io Laura e Aurelia per prime e Teresa ci porta con sua mamma a Le Castella, frazione di Isola di Capo Rizzuto a vedere la fortezza che si erge maestosa sul mare (e che mare) che ospitò le truppe aragonesi che difendevano il territorio dai turchi. Bellezza, storia e natura si scontrano con problemi tutti moderni di abusivismo e cattiva gestione del territorio.



Ecco che arrivare alla Fattoria San Sebastiano a Strongoli immersa tra gli ulivi, appena ristrutturata, mi è sembrato di entrare in un mondo completamente diverso e ancora non avevo conosciuto Piero e la sua fantastica famiglia. Già con la cena di pesce offerta in fattoria da Piero, il proprietario, a tutti i blogger giunti da varie parti d’Italia, ho avuto un assaggio di quello che vuol dire da quelle parti l’ospitalità. Sentirsi a casa propria non rende bene l’idea, una cena fantastica allietata dalla musica, dalla gentilezza e dai sorrisi di tutti. Ogni tanto mi dimentico di quanto sia facile e bello sorridere. Così, assaggiando la sardella, peperoni e patate e altre specialità nuove per me, impariamo a conoscerci e a raccontarci. Piero è un sognatore, un visionario che con sacrifici sta raggiungendo piano piano i suoi obiettivi, realizzando agricoltura biologica e biodinamica per produrre principalmente olio. E’ una di quelle persone che mentre parla e racconta di sé e dei suoi progetti pensi che come lui ce ne vorrebbero di più in giro, e mica solo al Sud.





Dopo aver dormito nel b&b (P.R.Immobiliare s.a.s di Russo Giuseppe) davanti al mare, ci ritroviamo di nuovo alla fattoria a fare colazione e incontrare i produttori locali poi, nel Comune di Melissa alla torre di guardia aragonese dove c’è la sede del Gal Kroton per un light lunch a base di prodotti locali. Pitta con la sardella, nduja e salumi di maiale nero, cipolle e pecorino strongolese,  prodotti, come ha detto il Sindaco di Melissa, che esprimono amicizia amore e ospitalità e non potrei essere più d’accordo….forse il concetto di light lunch non riusciranno mai a farlo proprio, ma va bene così. 





La Torre che si affaccia sul mare è sede di un piccolo museo contadino con una serie di strumenti e attrezzi da lavoro e di vita di tanti anni prima. Se solo fossero stati in vendita, avremmo fatto incetta di props.











Una breve visita alle cantine di Cirò e Melissa dove ci spiegano che si producono diversi vini oltre il più famoso Cirò, utilizzando vitigni come il gaglioppo per i rossi e i rosè e il greco bianco per i bianchi. Un’ultima tappa a Strongoli, guidati da uno storico e dal sindaco che ci mostrano il passato attraverso i lavori di restauro conservativo di case e monumenti per cercare di riportare ad antichi splendori il centro storico. La cena è ancora alla fattoria e stavolta a base di carne, non mancano i canti tradizionali calabresi, l’allegria e la complicità che ormai si è stabilita tra tutti noi… ci sentiamo stanchi, strapieni e felici.






Con pochissime ore di sonno, ma in Calabria il tempo è un concetto relativo, ci alziamo che fa ancora buio per il tractor tour alla fattoria, per vedere l’alba dal promontorio di Vergadoro insieme alla troupe di Rai 3 . Trainati dentro al carretto tra gli ulivi e il silenzio della mattina, arriviamo in alto dove il Santuario della Madonna di Vergadoro guarda verso il mare. 









Ci aspetta Martino Barretta del Gal Kroton per una colazione a base di prodotto tipici: miele, pitta ‘nchiusa, marmellate, pane, fichi d’india e melone. Una breve sosta e ripartiamo alla volta del vigneto di proprietà della fattoria, sempre seguiti da Freccia, il cane di Piero. 





L’esperienza della vendemmia è meravigliosa: partiamo a piedi dalla fattoria dopo aver lasciato il trattore, seguiti da due musicanti con la chitarra che ci accompagnano... mi sembrava di stare dentro al set del film Il profumo del mosto selvatico. L’uva è pronta e ci viene insegnato a tagliare solo i grappoli più integri e a scartare quelli già un po’ ammuffiti, poi c’è stata la pigiatura ed è strano descrivere la sensazione dell’uva calda che si rompe sotto i piedi.... bisogna solo provare.














Decidiamo di andare in Località Mannico di Strongoli, presso l'azienda dei Fratelli Spina il cui pecorino abbiamo assaggiato più volte in questa avventura calabrese. L’azienda è ben tenuta e assistiamo quasi in diretta alla nascita degli agnelli, intenti ad prendere il latte, malfermi sulle zampe con ancora il cordone ombelicale attaccato.



Dopo tante "fatiche", il pranzo è sul mare al Saint Thomas dove ci aspetta un altro, si fa per dire, light lunch di pesce. Stanchi e assonnati ci riposiamo sulla spiaggia ma il mare chiama e come non fare un lungo e rigenerante bagno? La sera ancora festa in fattoria, tutto il locale per noi, una tavolata infinita, l’aria ancora calda, la musica del cantastorie Salvatore Bellio, i bambini, e le ballerine Aqila con danze tradizionali bellissime nei loro costumi colorati, ci hanno fatto sentire davvero parte di qualcosa. Dopo 20/22 ore in piedi,
con un caldo africano e vento di scirocco potevamo andare a letto? No c’è ancora tempo per fare una foto di gruppo con i bellissimi grembiuli che Piero ci ha regalato e stappare una bottiglia sulla spiaggia farci qualche foto, cantare 'a palumeddra russa e ridere e ancora ridere.









Se qualcuno avesse intenzione di andare da quelle parti può annotare quanto segue

Caciocavallo Podolico: azienda Parrilla  Loc. Vuote 88811 Cirò Marina
Az. Tosto Salvatore loc. Santopolo 88823 Umbriatico,
Salame di maiale nero: Azienda Leadercoop di Casabona (KR)
'nduja di maiale nero: Azienda Leadercoop di Casabona (KR)
Sardella: Az. Parrilla Gastronomia Via Scalaretto 88811 Cirò Marina
Birra artigianale e gelatina di birra: Blandino (Strongoli, KR)
Miele, propoli e caramelle al miele: Apicolutura Lucanto (Mesoraca, KR)
Pecorino crotonese: Azienda Agricola Spina
Sott'oli e olive schiacciate: F.lli Cristiano
Creme piccanti: Az. Sapori e Delizia
Carne Podolica APZ Calabria
Vino: Cantine Riunite di Melissa e Cirò 
Confettura (e cipolle agrodolce e mostarda di cipolle) Calabria Gourmet  di Antonio Elia 
Olio extravergine di oliva e oli aromatizzati: Fattoria San Sebastiano, Strongoli (KR)

Da Peperoni e Patate di Teresa

Patate della Sila (io toscane di montagna) 400 g
Peperoni  piccanti calabresi 200 g
Olio extravergine di oliva
Sale q.b.


Sbucciare le patate, lavarle e tagliarle a spicchi non troppo grandi. 
Tagliare i peperoni a listarelle. Mettere abbondante olio di oliva in una padella a fuoco medio. Appena scaldato versare le patate e i peperoni.
Lasciar cuocere mescolando di tanto in tanto (non troppo frequentemente per evitare che si rompano le patate).
Quando le patate saranno dorate salare e continuare la cottura finché non diventano belle croccanti.
Servire caldo.

9 commenti:

  1. Favoloso!!!!!! Bellissime foto e il tutto è stato raccontato con passione. Un abbraccio cara

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    1. Grazie Marisa, il ricordo è vivo più che mai. Un abbraccio a te e a presto.

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  2. Sono stati giorni bellissimi e credo che anche dopo un po' di tempo, tu abbia scritto questo post con ancora quei ricordi ben vivi dentro di te.

    Fabio

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    1. Sono stati giorni talmente intensi e belli che rimarranno nei miei ricordi per moooooolto tempo. Un abbraccio a te e Annalù.

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  3. E anche tu sei riuscita a farmi emozionare! Grazie Annarita, i giorni sono passati, ma a rileggere le tue parole mi piacerebbe ritornare a quei giorni, trascorrere ancora del tempo sulla spiaggia con i piedi ammollo con te e a cantare a squarciagola con tutti gli altri!
    Grazie mille davvero, spero tanto di poter trascorrere presto qualche altro giorno insieme!

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    1. Magari anch'io vorrei rivedere te e gli altri molto presto. Spero che tua mamma si piaccia nella mia foto....dalle un bacio da parte mia. A presto e grazie ancora.

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  4. Immagini che parlano da sole!!!
    ..."Ogni tanto mi dimentico di quanto sia facile e bello sorridere"...e con questo hai reso a tutto tondo le emozioni che questa gita vi ha regalato!
    Un abbraccio!

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    1. Infatti, e poi i sorrisi sono gratis e fanno tanto bene. Grazie Ilaria, un bacio.

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  5. calabria arrrrrrivooooooooooooooooo

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