Questo mese ho seriamente
rischiato di non farcela. Eccomi qui, l’ultimo giorno disponibile a scrivere la
ricetta per l’MTC. Sarà che ho bisogno non di uno ma di molti caffè, sarà che
io e il riso non siamo mai stati grandi amanti, tant’è che la scintilla non riusciva a scoccare e più
cercavo di concentrarmi e più brancolavo nel buio. Mi sono affidata alla
tradizione, quella del litorale toscano che, mi appartiene solo perché vivo qui
da molti anni ma che non conosco neanche così bene. E quale modo migliore per studiare se non con l'MTC?
La torta di riso e cioccolato
viareggina si fa in genere per Pasqua ma, non è raro, vederla in alcuni forni o
in pasticceria tutto l’anno. E’ molto simile alla torta co’ bischeri di origine pisana ma, guai a confonderle, potrebbero nascere terribili guerre di
campanile, tanto che il comune di San Giuliano e quello di Vecchiano ne hanno
fatto un marchio di proprietà per conservare l’integrità della ricetta (tanto per capire Vecchiano confina con Torre del Lago nel comune di Viareggio). Come
ogni buona ricetta della tradizione, da Viareggio a Camaiore e di casa in
casa si conserva gelosamente una ricetta che subisce però, piccole varianti, tanto che
si può dire che, ognuno, la faccia a modo suo.
Questa volta volevo una
ricetta della tradizione e basta, senza interventi esterni perché, nel mio blog, alla fine, ho tante varianti alle ricette classiche ma mai la base dalla quale
sono partita. Ho cercato sul web, chiesto in giro e sfogliato libri di ricette
locali e alla fine ho trovato tante di quelle varianti che non sapevo più quale
fare come classica. Ho deciso che ne avrei fatta una mia e c’ho messo davvero
tutto il bosco di alici: un po’ di montagna, la tradizione del luogo di mare e
quel pizzico di esotico che mi ricorda i viaggi.
Realizzando la cottura così
come insegna Acquaviva e utilizzando un riso adeguato, la torta mi è sembrata
buonissima, molto più di quanto avessi mai assaggiato prima (io aborro il riso
scotto, sfatto che diventa una pappa e spesso è così che lo propongono in
questa torta, soprattutto in versione casalinga). Ho imparato che non bisogna mai utilizzare un
riso, ma il riso, appropriato per la ricetta.
Versione crostatina |
Per
la frolla:
Farina
300 g
Farina
di castagne della Garfagnana100 g
Burro
200 g
Zucchero
120 g
Sale
un pizzico
Lievito
1 cucchiaino
Tuorli
2
Vermut
un cucchiaio
Per
il ripieno:
Latte
600 ml
Riso
originario 125 g
Scorza
di limone 1/2
Cioccolato
fondente 150 g
Fava
tonka 1
Zucchero
80 g
Uva
sultanina 50 g
Nocino
50 ml circa
Noci
della Garfagnana una manciata (circa 10/15 intere)
Uova
2
Setacciare
la farina, tagliare il burro freddo a pezzetti, mescolare zucchero, lievito e
sale infine mescolare il tuorlo con il liquore. Nel mixer, oppure su un piano
da lavoro, mescolare la farina ed il burro per ottenere un composto granuloso.
Aggiungere lo zucchero e i tuorli e mescolare senza lavorare troppo per non
scaldare l’impasto. Formare un panetto ed avvolgerlo in pellicola. Far riposare
in frigorifero per circa un'ora. La frolla avanzerà sicuramente, fatene dei biscotti profumati per la colazione.
Nel frattempo preparare il ripieno.Il riso va anzitutto sbianchito cioè scottato per un minuto in acqua bollente, poi scolato e sciacquato sotto acqua fredda, quindi messo in pentola coperto di latte bollente, zuccherato e aromatizzato con la scorza si limone.
Si copre il tutto e si cuoce sulla fiamma a fuoco moderato,
oppure in forno a 160 °C, per circa 30 minuti, fino all'assorbimento del latte
e alla formazione di una crema densa che avvolge il riso e lo lega.
Se si preferisce una massa più cremosa, con il riso praticamente
sciolto, va raddoppiata la dose del latte, il riso cuoce scoperto per almeno 50
minuti e va mescolato quasi costantemente.
Nel
frattempo, ammollare l’uvetta nel nocino e tagliare il cioccolato a pezzetti. Far
raffreddare un poco ed aggiungere una grattata di fava tonka, le uova
precedentemente sbattute, il cioccolato, le noci tritate e l’uvetta strizzata.
Aggiungere un cucchiaio di nocino e mescolare bene il tutto. Lasciare da parte.
Stendere
la pasta in un disco di circa 35 cm di diametro e foderare lo stampo, precedentemente
imburrato e infarinato. Versare il ripieno e stenderlo in modo uniforme.
Tagliare la pasta in eccesso e ripiegarla sul ripieno. Decorarla a piacere con
strisce incrociate.
Cuocere
in forno preriscaldato a 180°C per 40-45 minuti. Far intiepidire e gustare.
Io amo il riso (e per fortuna direi, visto che non posso mangiare tante altre cose), però nei dolci non è mi è mai piaciuto granché. Adesso che leggo tutti i vostri post, penso che allora, quelli che ho mangiato, siano sempre stati fatti con il riso sbagliato… Non sai che darei per assaggiare questa tua crostata.
RispondiEliminaP.s. E hai ragione, in questa ricetta ci sei tu, alla grande :)
Stefania e io chissà cosa darei per portartela.....prima o poi ce la farò a venirti a trovare. Un bacio.
EliminaCome dice sopra Stefania, in questa ricettaci sei tu è questo e' la sola cosa che conta quando di realizza una ricetta.....ti abbraccio Annarita!
RispondiEliminaGabiletta grazie, anch'io ti abbraccio.
Eliminaquanto mi parla di famiglia il tocco di nocino... e quanto di curiosità al diverso la fava tonka... E come si vede, sovrani su tutto, il rispetto che hai per ogni gesto e la cura di ogni pensiero...
RispondiEliminaUna volta lo faceva anche la mia mamma il nocino e mi pareva una schifezza ma con il tempo cambiano i gusti e i ricordi addolciscono tutto. Grazie.
EliminaFavolosa!! Brava!!
RispondiEliminaGrazie :)
Eliminae chi l'avrebbe mai detto... "paese che vai torta al riso che trovi", e poi golosissima!
RispondiEliminaSolo da me il riso dolce era una tazza di pappa collosa con su la cannella? Non è giusto!
E dopo questa credo che le torte di riso passano ad un altro livello nella mia lista.
besitos!
Ecco io la pappa collosa proprio non la reggo neanche alla vista.....però poi con il riso giusto tutto cambia. besitos a te cara.
Eliminama che buona questa crostata...profuma di autunno come le tue foto!
RispondiEliminaun bacio
Grazie grazie :)))
Eliminaun altro dolcino favoloso tutto da assaporare... queste fave tonka le ho lì, inutilizzate... devo proprio applicarmi di più! Bacioni e grazie per questa ricetta che spero di provare presto!
RispondiEliminaA me piace molto la fava tonka con il cioccolato dà quel profumo speziato che mi piace tanto.
EliminaDa viareggina Doc, ma non solo x campanilismo...confermo e sottoscrivo che questa torta non è soltanto buona ..è da Urloooo! Bravissima :)
RispondiEliminaaspettavo il tuo commento anzi lo temevo perché alla fine la torta l'ho un po' stravolta ma ti assicuro che aveva un profumo. Bacioni.
Eliminaè proprio la variante che m'intriga....proverò sicuramente! :) Bacione a te cara!
EliminaWow che abbinamento, se è tanto buona quanto è bella quella fetta tagliata (e lo sarà di sicuro) bisogna farla al più presto.
RispondiEliminaTantissimi ingredienti goduriosi e saporiti che la rendono uno spettacolo, bravissima!
Grazie, dalle tue parti questi ingredienti non dovrebbero mancare. Un bacio.
EliminaNon sono un'amante delle castagne, quindi mi sa che rifarò questa goduria di ripieno con una frolla normale. Prendo spunto!
RispondiEliminaSEi proprio sicura? perché quel tocco di farina di castagne dà un saporino di castagna appena accennato e un profumo incredibile. Cmq buona anche con la base normale. A presto.
EliminaNe vorrei una fetta, adesso. Anzi, quella fetta che esce dallo schermo. La piglio al volo, va!
RispondiEliminaUn bacio mia cara. Pat
Patty ma io te la porterei volentieri, non vedo l'ora di vederti. A presto cara.
EliminaQuando si va alla ricerca delle ricette della tradizione, ognuno alla fine ha la propria ed in giro si trovano infinite varianti. Hai fatto benissimo quindi a renderla tua con i prodotti che più ti caratterizzano, come la farina di castagne. Io la proverei subito, tra un po' è ora di merenda!!! :)))
RispondiEliminaun bacione, Chiara
E' più forte di me e pensare che volevo farla classica.....però non era male...da rifare. Un bacione.
EliminaIo invece mangerei solo riso ma non nei dolci: non mi sono mai piaciuti i budini di riso toscani, le frittelle di riso o la torta di riso classica. Eppure questa tua al cioccolato e noci, con la base croccante di frolla alle castagne mi ha immediatamente conquistato e messo voglia di assaggiarne una fetta.
RispondiEliminaVoglio proprio riproporla, in qualche modo, quest'accoppiata riso-cioccolato!
Un abbraccio Annarita!
Ciao nocciolina cara, nelle tue mani chissà come potrebbe diventare...sai che avevo pensato di fare la frolla vegana? però poi avrei dovuto inventarmi anche il ripieno e non avevo davvero tempo e ingredienti a portata di mano...però sarei curiosa...dai falla tu. Un bacione grande.
EliminaAmo ed ho sempre amato il riso dei dolci... Da piccola al bar prendevo sempre la "pasta di riso", una crostata a con dentro il riso, fai un po' te :) quindi questa crostata la amo già, se poi ti somiglia... Un abbraccio grande grande
RispondiEliminaMarina bella, grazie davvero.....ma quando ci rivedremo io e te?
EliminaChe crostata speciale e deliziosa!! Una frolla alle castagne e un ripieno così deliziosamente autunnale sono un abbinamento STREPITOSO!! Sei sempre bravissima, davvero complimenti... ma ora come faccio che vorrei tanto assaggiarne una fetta?? :-)
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