Sai, questo... questo è un caso molto, molto complicato, Maude. Un sacco di input e di output. Sai, fortunatamente io rispetto un regime di droghe piuttosto rigido per mantenere la mente, diciamo, flessibile.(Il grande Leboswki, 1998)
Quando Giulia ha proposto la sfida alcolica
dell’MTC ho cominciato a ripercorrere la mia vita attraverso i cocktail e il
risultato è davvero notevole: tequila sale e limone, tequila boom boom, cuba
libre, caipirinha e caipiroska, B52 e tanto tanto mojito, penso di aver bevuto,
negli anni ’90 tutti i tipi di vodka esistenti, dalla fragola al passion fruit.
Nonostante abbia dato molto all’alcool sono più tipo da vino e da birra, sono
più caciarona, non da aperitivi fighetti. Ho scoperto che a Viareggio esiste il
club del Negroni proprio da Giulia che da Torino è venuta per farmelo
conoscere. Pensando a un cocktail da proporre in un piatto per l’MTC ho pensato
al white russian amato dal Drugo del grande Leboswki. Mi sento così, più Drugo che
Lapo, con la vestaglia e le ciabatte a mescolare white russian distesa sul
divano. Lo so che non è una bella scena da visualizzare ma è divertente e
dissacrante.
Il white russian
è un cocktail a base di vodka liquore al caffè e crema di latte. nato negli anni ’60,. come variante del black
russian, il white russian è morbido anche se la percentuale alcolica è di tutto
rispetto.
Gli ingredienti sono:
50 ml di Vodka
30 ml di liquore al caffè
20 ml di crema di latte
serviti in un bicchiere old fashioned aggiunti uno dopo l’altro senza shaker. Si può bere tutto l’anno, con ghiaccio in estate e a temperatura ambiente in inverno. La sua dolcezza crea dipendenza.
Ho pensato di riproporlo in un dessert alcolico che lo richiamasse sia nel gusto che nell’aspetto. Una base di biscotti al caffè e vodka sbriciolati, la crema di latte dolce e una granita di vodka con sentore di caffè che mantiene integra la parte alcolica visto che la colla di pesce è sciolta nel caffè caldo. Il risultato è stato un dessert piacevole, dove la parte alcolica si sente molto ma è smorzata dalla crema di latte e profumata dal sapore di caffè. Da rifare.
Attento perché il messaggio subliminale è fottiti, lasciami in pace e vaffanculo!(Il grande Leboswki, 1998)
Per i biscotti caffè e vodka
Farina 110 g
Zucchero di cocco 50 g
Olio di semi 25 ml
Caffè 40 ml
Vodka 20 ml
Mescolare la farina con lo zucchero.
Versare l’olio, il caffè amaro e la vodka e mescolare. Deve risultare un
composto morbido ma lavorabile. Formare delle palline e disporle sulla placca
rivestita con carta da forno. Cuocere in forno caldo a 180°C per 15 minuti.
Crema di latte
Latte intero 500 ml
Zucchero 100 g
Maizena 50 g
Estratto di vaniglia 1 cucchiaio
Mettere
il latte a scaldare senza che raggiunga il bollore. Unite l’estratto di
vaniglia e toglierlo dal fuoco. Unire le polveri e versare un bicchiere di
latte e mescolare evitando di formare dei grumi. Versare tutto nel latte e
rimettere il composto sul fuoco.
Mescolare
fino a che la crema non si addensi. Togliere dal fuoco e montarla con un mixer
a immersione, poi riporla in frigo.
Per la granita di vodka e caffè (da una ricetta di Gianluca
Fusto)
126 ml di vodka
20 ml di caffè amaro
1 g di gelatina in fogli
Reidratare la gelatina in acqua fredda. Unire la gelatina,
scolata e strizzata nel caffè caldo, versare la vodka e mescolare. Distribuire
tutto in una placca e mettere nel congelatore. Ridurre in granita con un
frullatore e conservare in congelatore.
Montare il dolce:
un goccio di vodka
Tritare i biscotti e metterli sul fondo del bicchiere, bagnare
con un goccio di vodka, versare una parte di crema di latte e la granita alla
vodka e caffè. (Potete mescolare alla maniera di Drugo.
Con questa ricetta partecipo alla sfida 69 dell'MTC
sei meravigliosa e il tuo dolce da mangiare in vestaglia lo è ancora di più.
RispondiEliminaGrazie, ma tu sei di parte <3
EliminaUna Ola, per te e per il grande Lebowski che ti ha ispirato così bene! Proverò il white Russian, sempre visto ma mai assaggiato, e proverò il dolce!
RispondiEliminaBrava Giuly, diamoci all'alcol. Grazie cara ora vengono a leggere un pò di proposte.
EliminaMia cara Annarita, come dimenticare quella sera al club Negroni, il posto con più vecchiaia sul globo terracqueo? E che freddo, per giunta :D
RispondiEliminaAnche io non sono tipa da aperitivi fighetti, e anche a me l'aperitivo rovina SEMPRE la fame, se solo oso toccare cibo; per questo, negli anni mi sono perfezionata: o mangio SOLO all'aperitivo, o all'aperitivo BEVO SOLO, con incredibili risultati sulla mia allegrezza successiva :D
Solo ogni tanto mi concedo l'aperitivo fighetto, ma solo se è fighetto per davvero, altrimenti meglio un Negroni fatto dal pittore e passa la paura, ovviamente e rigorosamente in tutone e ciabatte a casina :D
Quindi sposo appieno il tuo White Russian in accappatoio e adoro già solo le immagini del Drugo che hai scelto, perfettamente nel mood.
Mi piace da morire la tua proposta: non solo la ricetta è coerente con la categoria di cocktail after dinner e con la ricetta del cocktail stesso, ma la presentazione che hai scelto sembra uscita dal film dei fratelli Cohen.. manca solo la girata dell'ultima GIF e il gioco è davvero fatto.
Una proposta bellissima, coerente in ogni singolo aspetto.
Però una domanda te la faccio... ma "Attento perché il messaggio subliminale è fottiti, lasciami in pace e vaffanculo!" è tutto per me, vero? :P
Ma non mi permetterei mai, proprio lei no cara Giulia, era un fottiti al mondo e alle mode e a chiunque ci dica chi dobbiamo essere. Grazie a te perchè questa sfida mi ha fatto studiare un mondo che non conoscevo e aver prepararato un dolce che il marito ha apprezzato moltissimo leccando il bicchiere fino all'ultima goccia. Un bacione.
EliminaMeno male che in questa famiglia io vengo presa in giro per essere un’alcolizzaa e invece qua c'è gente che ballava sui tavoli del bar per giunta chiuso!!! Sto apprezzando molto questo tuo ben nascosto lato “hard”...una sorpresa dietro l’altra. Brava brava!
RispondiEliminaDammi l'occasione e quel lato non sarà più tanto nascosto.
Eliminaper me, non hai neanche bisogno di occasioni :)
EliminaCi troviamo un po' su tutto! Anche io credo che ujn aperitivo sostanzioso poi non consenta di gustarsi la cena (ma in effetti è proprio così, perciò si è poi trasformato in aepricena :-D). Vino e birra li preferisco senz'altro anche io. E sempre per essere sulla stessa linea, anche noi abbiamo scelto il white russian! Il bello della sfida è che poi ognuno prende la sua strada (abandando un po' :-D) e a te ha portato a questa bellissima interpretazione.
RispondiEliminaFabio
(P.S. io mi ricordo di averti vista ballare sui tavoli anche recentemente :-D)
oh mamma e dove? in Calabria vero? ma lì non conta...
EliminaChe proposta meravigliosa, anche se non sono proprio i miei ingredienti preferiti - il latte e il caffè - questo tuo dolce mi piace un sacco, si vede che è buono. E quanto mi sarebbe piaciuto essere lì con te a ballare sui tavoli, sarracinesca chiusa. Però a quanto percepisco dai commenti, c'è ancora tempo per recuperare :P
RispondiEliminaChe proposta meravigliosa, anche se non sono proprio i miei ingredienti preferiti - il latte e il caffè - questo tuo dolce mi piace un sacco, si vede che è buono. E quanto mi sarebbe piaciuto essere lì con te a ballare sui tavoli, sarracinesca chiusa. Però a quanto percepisco dai commenti, c'è ancora tempo per recuperare :P
RispondiEliminaahahah questi commenti stanno prendendo una brutta piega :P Ci vuole una bella rimpatriata alcolica con musica e tavoli annessi.
EliminaSi è poi deciso quando si fa questa rimpatriata alcolica? Io ci metto i tavoli :D
RispondiEliminami hai bruciato il commento con la citazione iniziale, mannaggia. E comunque, io una dieta bilanciata a base di questo dessert la farei eccome, anzi: brevettiamola! Sei un genio. Di cosa ancora non l'ho capito, ma è questa la parte migliore di tutte :)
RispondiElimina:-) è troppo forte questo bicchierino! Devo segnarmi la ricetta, favoloso come il Drugo ;-)
RispondiElimina