giovedì 1 febbraio 2018

Tarte ricotta e pomodori Pachino IGP - La mia Sicilia #atuttopachino





Quando parto so di aver organizzato il viaggio, studiato i percorsi, letto attentamente la guida per non farmi sfuggire nulla del luogo che visiterò, salvo poi lasciarmi guidare dall’istinto e dal caso, una volta arrivata. Non parto mai senza un programma. 



Stavolta invece è stato tutto diverso. Ho letto il mio nome come vincitrice del flashmob A Tutto Pachino lanciato da AIFB e neanche il tempo di realizzare l’accaduto che Sabrina mi ha chiamato e mi ha detto che saremmo partite l’indomani. Giusto un istante per organizzare marito, casa, cane e figlio (non necessariamente in quest’ordine) e via senza sapere nulla del programma che mi aspettava. Partire per la Sicilia era tutto ciò che mi serviva di sapere. 

   

E’ buffo come si possa amare tanto una terra pur non avendola mai vista prima, eppure per la Sicilia è stato così, prima di mettervi piede già sapevo che sarei rimasta incantata. Peccato arrivare la sera e fare il viaggio da Catania a Marzamemi al buio, scendere e rendersi conto del luccichio del mare ma poterlo solo immaginare. Al risveglio neanche il più bel sogno poteva tanto, l’aria pulita, il sole che a dicembre scalda come se fosse già primavera e l’odore del mare che talmente vicino che ti pare di arrivare a toccarlo. Ti senti a casa, punto.



La prima tappa è stato il Consorzio di Tutela delPomodoro di Pachino IGP, nato nel 2002 con l’obiettivo di valorizzare e promuovere il pomodoro di Pachino e riunire le numerose aziende del territorio che coltivano i famosi pomodorini. 






L’incontro con il Presidente, Sebastiano Fortunato, e la successiva visita al laboratorio della sua ditta mi hanno fatto capire perché acquistare un prodotto a marchio Igp come il pachino significhi entrare a far parte di un territorio. 

Se si mangia un ciliegino o un datterino non si sta mangiando un pachino perché è il territorio l’ingrediente segreto di questo pomodoro. L’area di Pachino (RG) è alla confluenza tra il Mar Mediterraneo e lo Ionio ha un clima asciutto un terreno calcareo argilloso sferzato dal vento del sud. E’ la più assolata secondo l’ENEA, i raggi solari uniti ad un certo grado di salinità dell’acqua utilizzata per innaffiare le piante rendono il prodotto più saporito e resistente. Proprio per la quantità di sale nell’acqua le piante non crescono mai tanto e si concentrano sui frutti. 



Le varietà che si fregiano del marchio IGP sono il ciliegino, il costoluto, il grappolo, il tondo liscio, il mini plum e il plum che ho potuto vedere nell’area di confezionamento della Fortunato srl, sono una meraviglia per gli occhi e per il palato, mai avrei creduto di mangiare pomodori a colazione pescati qua e là nelle cassette, un sapore dolce, una polpa uniforme poco acquosa e una buccia delicata.


Ogni scatola ordinata e precisa, con tutti i frutti integri e perfetti, ognuna con il marchio del consorzio pronta a partire per tutta l’Italia e per l’estero. Un tuffo nel mare colorato dei pomodori non poteva che terminare nelle aree di coltivazioni e nelle serre. 


Con Salvatore Chiaramida, direttore del Consorzio abbiamo toccato con mano la realtà della area agricola andando a osservare le piante, con qualche piacevole deviazione a Isola delle Correnti per assistere all’abbraccio ideale tra il Mar Mediterraneo e lo Ionio. 



La bellezza della natura, selvaggia e aspra è inebriante e proprio non volevo perdermi nulla di quello che avrei potuto vedere. Ecco che il pranzo a Porto Palo di Capo Passero è stata l’occasione per fare un giro.








L’evento più importante dei giorni trascorsi in Sicilia è stato l’IGP DAY 2017 svoltosi al Palmento Rudinì a Marzamemi che aveva per tema l’attività di formazione rivolta a tutte le imprese appartenenti all’area di produzione della IGP Pomodoro di Pachino “Sicurezza alimentare e applicazione dei disciplinari di produzione”. La giornata si è alternata con diversi interventi e numerose domande dei produttori, un momento importante di confronto e di attività formativa che ha segnato lo stato dell’arte del Pachino IGP e i propositi per il futuro.

L’ultimo intervento è stato di sabrina fattorini che ha parlato dell’importanza dei prodotti a marchio nella cucina d’autore dopodiché è stato il mio turno per ringraziare il Consorzio di Tutela del IGP Pomodoro di Pachino e AIFB per la splendida opportunità.


Di tutte le esperienze di questi giorni, di sicuro, mi è rimasta una gran voglia di tornarci.







Tarte ricotta e pomodori Pachino IGP
PER LA BRISE':

Farina 0 250

Burro 150 g

Uovo 1

Sale 1 cucchiaino

Zucchero un pizzico

PER LA FARCIA:

uovo n.1

ricotta 170gr

pomodorini pachino una decina

Olio extra vergine d’oliva 1 cucchiaio

Menta qualche foglina

Timo 2 rametti
Finocchietto 2 rametti


Per la pasta brisè mettere la farina a fontana e unire il burro a pezzetti, il sale, un pizzico di zucchero e infine l’uovo. Mescolare bene fino a ottenere un impasto granuloso.

Versare il latte freddo e lavorare sino a quando non si ottiene una pasta liscia e omogenea.

Coprire con pellicola trasparente e lasciare riposare in frigorifero sino all'utilizzo.

Mescolare bene la ricotta con l’uovo e le erbette sminuzzate. Regolare di sale e pepe. Lavare i pomodorini pachino.

Stendere la pasta brisè e sistemarla su una teglia (meglio con fondo amovibile) ricoperta da carta da forno. Bucherellarla con i rebbi di una forchetta.

Coprire con altra carta da forno, riempire la superficie con fagioli secchi o e infornare per 13 minuti.

Passato il tempo, eliminare tutto e lasciar cuocere altri 5 minuti. Togliere dal forno e versare la farcia. Sistemare i pomodori pachino e condire con un giro d’olio e un pizzico di sale. Infornare per altri 20/25 minuti.

Servire tiepida.


3 commenti:

  1. Davvero stupenda! La prox estate a pomodori maturi di stagione è da fare! 😋

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    1. Grazie. Beh certamente con i pomodori di stagione sarà ancora meglio, ma ti assicuro che anche questi, arrivati direttamente dalle serre di Pachino, hanno il loro perchè.

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  2. Cara Annarita, come sai la Sicilia mi ha preso il cuore da bambina e questo amore si rinsalda ad ogni mia visita. Vivendola questa terra sa regalarti emozioni davvero uniche, un mix di male, sole, arte, cultura e gente straordinaria. La magia della Sicilia è che si ruba un pezzo di cuore e ti mancherà terribilmente finché non tornerai. Ma è l'esperienza più bella che si possa fare! Ed io sono felice di averla fatta con te!

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