Ho peccato di presunzione e di stanchezza. Mentre cercavo
una ricetta da rifare per lo Starbooks Redone mi sono imbattuta in Diana Henry
e nel titolo del suo libro che recita “Simple”, Mi è sembrato un segno, una
ricetta facile e veloce era perfetta per me che in questo periodo ho parecchi
impegni e molto che frulla per la testa.
Una ricetta facile, mi sono detta, si
può fare anche dopo cena e mentre aspetto che sia cotta posso avvantaggiarmi
con qualche altra incombenza. Non so come sia potuto succedere ma ho dimenticato
di mettere il lievito e, peggio ancora, ero convinta che la teglia ideale per
la cottura fosse uno stampo da plumcake. Del lievito mi sono accorta quasi
subito ma era troppo tardi, fortuna che la farina era autolievitante. Il
risultato ad ogni modo è stato deprimente, un plumcake che non doveva essere
tale poco gonfio al centro. Ho pensato di buttare tutto ma all’assaggio era
comunque buona. Il pargolo apprezza da sempre le torte limonose e l’ha finita
in 2 giorni. Così mi sono convinta a rifarla e con tutti i crismi. E’ venuta
strabuona. Facile e veloce e che ci voleva?
Lemon &
Ricotta Cake
da Simple di Diana Henry
Ingredienti per 8 persone
175g di burro morbido, più quello per lo stampo
175g di golden caster sugar
la scorza grattugiata di 4 limoni non trattati, più il succo di 3
3 uova grandi, tuorli e albumi separati
250g di ricotta, ben scolata
100g di farina autolievitante
25g di mandorle tritate (o farina di mandorle)
1 cucchiaino di lievito per dolci
Zucchero a velo per servire
Preriscaldare il forno a 180°C. Imburrare una tortiera ad anello di 20 cm di diametro. Montare a crema il burro e lo zucchero con uno sbattitore poi, unire le scorze di limone. Aggiungere poco per volta i tuorli leggermente sbattuti, mescolando bene. Scolare bene la ricotta ed unirla all’impasto. Montare gli albumi a neve non troppo ferma. Versare il succo di limone nell’impasto, aggiungere la farina, le mandorle e il lievito. Amalgamare due grossi cucchiai di albumi montanti alla pastella, per ammorbidirla, poi incorporare il resto (mescolando delicatamente dal basso verso l'alto per non smontare il composto). Versare il composto nello stampo ed infornare per 45-50 minuti. Fare la prova stecchino, che dovrà uscire pulito, anche se la torta, data la presenza della ricotta, sarà molto umida. Rimuovere l'anello, delicatamente, e lasciar raffreddare. La torta è deliziosa mangiata tiepida, ma anche a temperatura ambiente. Spolverizzare con zucchero a velo e servire con frutti di bosco, crème fraîche o panna montata. La torta è migliore mangiata il giorno stesso in cui viene preparata.
NOTE
PERSONALI:
La torta è davvero facile e veloce, basta seguire le istruzioni.
Appena raffreddata, con l’aggiunta dello zucchero a velo è morbida e
talmente profumata che ho avuto difficoltà a fotografarla senza finirla tutta prima.
Si conserva (se vi riesce) per qualche giorno, secondo me non perde molto.
La Henry sottolinea che è meglio mangiarla il giorno stesso nel quale viene
preparata ma questo vale per tutte le torte, è un po’ come la scoperta dell’acqua
calda.
E’ già buona così al naturale ma accompagnata da frutta o panna diventa un
vero dessert.
Anche chi non ama particolarmente il limone qui potrebbe
ravvedersi, è vero che se ne rimane pervasi ma la ricotta lo equilibra a
dovere, lo smorza senza penalizzarlo.
GIUDIZIO FINALE:
PROMOSSA
Perchè, dico io, mi sembra sempre che nelle edizioni altrui dei libri che possiedo ci siano ricette che oserei dire di non aver mai visto???
RispondiEliminaE' bellissima, Annarita, grazie :)
Condivido l'amore per questa che torta, avendola provata proprio per lo Starbooks di "Simple" :)))
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