C’era una volta una food blogger che con i risotti proprio
non ci prendeva, ci metteva impegno e amore ma i suoi risotti se pur gustosi
non riuscivano mai a essere cremosi a dovere. Alla fine aveva quasi rinunciato
e si era adattata a farli come venivano. Un bel giorno, andando a scuola di cucina, alcune signore (Giuly e Greta con la collaborazione di Mapi), che di risotti ne avevano fatti ,non tanti, ma tantissimi, tennero
una lezione con video annesso, dispensando consigli con una pazienza infinita. Per
la prima volta la food blogger si sentì pronta a riprovare e a realizzare un
risotto classico (che non aveva mai preparato in precedenza) il risotto alla
parmigiana.
L’idea di servire a tavola un piatto che a prima vista si presenta invitante
come il riso bollito dell’ospedale la atterriva e rassegnata a sentire
lamentele e mugugni ricevette invece elogi e l’invito a ripetere. Che un
risotto con praticamente due ingredienti compreso il riso avesse tanto potere?
In verità erano state le lezioni e un punto di vista diverso a farle compiere
un mezzo miracolo. Da quel giorno la food blogger cominciò a studiare e provare
proare proare. La morale della storia è che sei vuoi fare la food blogger devi
sempre studiare .
Risotto alla parmigiana
Per 4 persone
400 g di
riso Carnaroli
1 l circa di
brodo di carne
50 g di
parmigiano reggiano
1 piccola
cipolla
70 g di
burro freddissimo, più una noce
un bicchiere
di vino bianco a temperatura ambiente
poco sale
per il brodo di carne
3 l di acqua
500 g di sorra di bovino adulto
1 pezzo di osso di bistecca di bovino
adulto
1 gambo di sedano
1 carota
1 cipolla
Lavate e tagliate le verdure.
Sbianchite l’osso tuffandolo in acqua a forte bollore per 2 o 3 minuti per
eliminare le impurità. Scolatelo e mettetelo nella pentola insieme alla carne,
la carota, il sedano e la cipolla poi coprite tutto con l’acqua fredda. Portate
a ebollizione e schiumate. Fate sobbollire a fuoco molto lento per 3-4 ore,
schiumandolo di tanto in tanto. Scolate la carne e l’osso e filtrate il brodo.
Tritate finemente a coltello la cipolla e preparate il
soffritto mettendola a rosolare in una padella con la noce di burro. Lasciatela
cuocere mescolando e facendo attenzione che non si bruci. Tenetelo da parte.
Portate a ebollizione leggera il brodo.
In una larga casseruola, di rame o di alluminio anodizzato,
a fuoco medio-alto, fondete 20 grammi del burro previsto. Quando inizia ad essere spumeggiante versate
il riso nella pentola, mescolate continuamente fino a quando il riso “canterà”
e sarà ben tostato. Attenzione che non si scurisca e che bruci.
Sfumate con il vino, mescolate fino a completa evaporazione
dell’alcol poi iniziate la cottura, aggiungendo poco brodo bollente per volta,
continuando a mescolare.
A questo punto unite anche il soffritto preparato in precedenza
e continuate così, aggiungendo brodo man mano che viene assorbito.
Assaggiate per controllare la cottura e modulate l’aggiunta
di liquido, tenendo presente che il risotto dovrà riposare per essere mantecato
e che comunque, per effetto del calore residuo, continuerà a cuocere. Una volta
pronto spegnete il fuoco, spostate la casseruola dal fornello, regolate di sale
e iniziate a mantecare aggiungendo il parmigiano reggiano grattugiato e il
burro rimasto, freddissimo.
Mescolate con energia e allo stesso tempo scuotete la
casseruola imprimendole un movimento avanti-indietro. Continuate fino a quando il
riso sarà diventato cremoso e morbido.
Servite subitocon questa ricetta partecipo alla scuola dell'Mtc s-cool per il risotto
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harika
RispondiEliminaUna storia molto simile alla mia. Solo , tu sei riuscita a fare una foto molto bella, come sempre. Ciao,Annarita.
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